Questo post è parzialmente tratto da un capitolo del mio libro "Io sono un'anima".
Una canzone
di Giorgio Gaber recita così:
“Non insegnate ai bambini
“Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe fare male.
Forse è una grave imprudenza
lasciarli in balia di una falsa
coscienza.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro di
vecchi ideali
l’unica cosa sicura è tenerli
lontani dalla nostra cultura.”
Per secoli abbiamo generato figli e figlie presumendo di
avere qualcosa da insegnare loro, ma abbiamo attinto soltanto a un fardello pesante
di regole assurde capaci di castrare il potenziale dei nostri bambini. Invece
di stare in attento ascolto di cosa loro avevano da riferirci riguardo al mondo
spirituale, invece di rispettare la loro preziosa unicità, la loro
individualità, abbiamo ritenuto opportuno doverli educare quasi esclusivamente
alla realtà pratica della vita di tutti i giorni, a farne dei bravi e onesti
lavoratori, padri e madri di famiglia.
foto di Steve McCurry |
E’ stato un disastro. Non avevamo nulla d’interessante da
insegnare, ed è proprio quel nulla che abbiamo inculcato nelle loro menti. Gli
aneliti del loro cuore vibrante sono stati giudicati inadatti alla concretezza
della vita comune, inadatti per poter gareggiare in un mondo dove la
competizione per la sopravvivenza regna sovrana. Ma i valori che abbiamo
trasmesso loro sono illusori, grotteschi e dissacranti. Negli ultimi anni in
Italia si è accesa una forte polemica sull'istruzione pubblica nelle scuole, ma
raramente ho sentito studenti, insegnanti, opinionisti o uomini politici
toccare il centro del problema. Nel secolo scorso, Rudolf Steiner, uomo particolarmente
lungimirante, fece capire con estrema lucidità che l'istruzione scolastica deve
essere rivoluzionata radicalmente e che i cambiamenti possono farsi solo se i
riformatori e i docenti sono uomini dotati di una coscienza superiore. Nessun
burocrate o legislatore, se non agisce in base a principi etici ed evolutivi di
natura universale, potrà mai
decidere qualcosa di buono per i nostri figli.
V’imploro quindi di cominciare a prendere in considerazione
l’idea di non mandare più i vostri figli a scuola. Smettete di considerarli
cose da parcheggiare in un luogo qualsiasi, “basta che non disturbino”. I figli
sono una vostra esclusiva responsabilità, un privilegio meraviglioso che il Padre
vi concede: essi non sono vostri ma suoi, e quindi ne dovete avere cura come se
fossero angeli, perché in realtà lo sono. Se non vi sembrano tali è meglio che
lasciate ad altri il privilegio di averne;
ma perché volete proprio aver bambini? Chiedetevelo seriamente e
siate onesti nella vostra riflessione. Vedrete che salteranno fuori risposte
piuttosto vergognose del tipo “Beh, li fanno tutti…” o “Un matrimonio senza
figli non è un matrimonio…”. Effettivamente la maggioranza delle persone mette
al mondo dei figli senza neanche sapere se li vuole o no, e senza preoccuparsi
di trovare un modo per non concepirli. Molti non si rendono conto che si
serviranno dei nuovi nati solo per colmare le proprie
lacune; il peso che questi genitori immaturi pongono sulle spalle dei loro
figli è enorme; e questo fardello farà crescere bambini malati che un giorno
saranno adulti egoisti e incapaci di non subire soprusi ed essere a loro volta
rapaci nel rapporto con le cose e le persone.
Nulla vi deve obbligare a riprodurvi se non il pensiero di
poter ospitare per circa vent’anni una creatura venuta direttamente dal cielo
per incarnarsi mediante voi e, grazie al vostro devoto sostegno, crescere in
salute, prosperità e consapevolezza.
I tempi sono maturi per un veloce salto quantico della
coscienza umana: possibile non avvertiate niente di particolare nell’aria? E’
gia in atto un enorme cambiamento che sta coinvolgendo tutta la terra e le
attività che si svolgono in essa. Ciò che abbiamo costruito negli ultimi
millenni ha ormai svolto la sua funzione: ora è necessario che l’essere umano
si adegui alla nuova struttura che sarà data alla società nel suo insieme. I
rapporti tra le persone, col tempo, non saranno più improntati sulla competizione
ma sulla collaborazione. Come già si può prevedere dall’andamento della borsa,
dal crack di numerose banche e dalla crisi dell’industria, tutto il sistema
economico mondiale, fino ad ora basato sullo sfruttamento e il sopruso, sta per
crollare.
L’istruzione scolastica, che da qualche tempo dimostra segni
di stanchezza, è una barca che fa acqua da tutte le parti.(vedi anche il seguente video http://youtu.be/tDwPVJOxpvI) E’ tempo di capire
che siamo ormai pronti per rivoluzionare completamente il modo di far crescere
i bambini. Basta figli allevati in batteria allo scopo di creare automi da
inserire in catene di produzione! Possibile che non riusciate ad avere più
rispetto per le creature che arrivano a farvi visita? Come potete anche solo
pensare che gli insegnanti delle scuole attuali siano in grado di fornire un
supporto veramente utile alla crescita dei giovani? Abbiate il coraggio di
rivoluzionare il vostro sistema di pensiero e opporvi con decisione
all’istruzione imposta dallo stato. I figli sono vostri: nessuno, ripeto
nessuno ha il diritto di obbligarvi a fare ciò che state facendo.
Cessate di conformarvi alla mentalità comune, allo spirito
massificato del mondo. Siete anime
non automi: riportate a casa i vostri bambini, chiedete loro scusa e cominciate
tutto daccapo.
Osservateli come forse non avete mai fatto prima; aprite il
vostro cuore, supplicate il Padre che vi dia gli strumenti per educarli. Col
tempo vedrete nei loro occhi qualcosa che forse né la scuola, né i media, né la
chiesa e tutto il sistema di addormentamento, sono riusciti a togliere: il senso
dell’infinito. Osservandoli in silenzio, da anime ad anime, riuscirete a capire
cosa essi vogliono. Non chiedetelo a parole: essi non sanno affatto cosa
vogliono realmente in profondità, non si conoscono, non conoscono il Regno, ma sono totalmente allo sbando
anche a causa della vostra incoscienza. Ora è tempo di rimediare: diventate i
loro tutori e maestri nelle materie che preferite, e se in alcune cose non vi
sentirete in grado, chiedete aiuto a qualche persona esperta e che abbia la
consapevolezza di essere un’anima. Non esiste lavoro più bello dell’essere
genitori; portate a termine il vostro incarico divino e riceverete immense
soddisfazioni.
Abbiamo principi e principesse, re e regine, che vengono a
farci visita per dispensarci doni d’amore e conoscenze preziose. Sono anime
bellissime, esattamente come te che stai leggendo. Quasi tutti vivono senza
neanche saperlo. E perché? Perché tante persone come noi non conoscono l’anima,
non sanno di essere anime? La principale responsabilità è senz’altro da
attribuire alla chiesa cattolica romana e le altre religioni di stato. Aiutarci
a conoscere noi stessi e le basilari leggi dell’esistenza umana, insegnarci la
Religione (dal latino religio - raccogliere, unire), era il loro compito, ma
esso è stato del tutto disatteso. Come pastori del gregge avevano la
responsabilità e il privilegio di farci conoscere chi siamo e permetterci di
ritrovare la nostra natura divina.
Perché non l’hanno fatto? Perché non ci hanno insegnato la verità? Credo per alcune
ragioni fondamentali: una è che in realtà non conoscono la parola di Dio e non
ne hanno quindi ereditato alcuna benedizione spirituale. L'altra è che essendo
a conoscenza del potere vivificante dell’energia Cristica, hanno evitato
accuratamente di insegnarcela per poterci manipolare a loro piacimento, giacché
uomini e donne libere non possono essere utilizzate come fonte di potere e
guadagno economico.
Per secoli la classe sacerdotale ha perfettamente
adempiuto la scrittura biblica di Luca al capitolo 11, versetto 52 che dice:
“Guai a voi che siete versati nella Legge, perché avete tolto la chiave della
conoscenza, voi stessi non siete entrati e a quelli che entravano lo avete
impedito!”.
Straordinario vero? E’ meraviglioso vedere la forza che è
contenuta in queste parole di Gesù ed è stupefacente notare come esse si
applichino perfettamente anche a coloro che attualmente affermano di essere
versati, cioè esperti, nella Legge di Dio.
Quanta ipocrisia c’è nel pretendere di insegnare ciò che
non si conosce per nulla, quanta arroganza nel pensare di essere ancora i depositari
della vera conoscenza e avere l’autorità di diffonderla.
I risultati sulla popolazione sono stati devastanti:
generazioni e generazioni di persone, famiglie, città e nazioni intere che non
sanno nulla di Dio, che non sanno chi sono, quali compiti hanno e che quindi
trascorrono vite prive di significato, correndo.
Enrico D'Errico