1 agosto 2013

Una vita sublime


E' veramente bello svegliarsi al mattino avendo nel cuore un solo pensiero: parlarvi. Il web è veramente un mezzo fantastico! Un tempo, per comunicare con qualcuno avevo la possibilità di prendere un foglio di carta e iniziare a scrivere; una volta terminata la lettera avrei infilato il foglio in una busta, e, dopo averla affrancata, l'avrei imbucata nella più vicina cassetta delle lettere. Dopo alcuni giorni le mie parole avrebbero raggiunto il destinatario e finalmente sarebbero state lette. Oggi, mentre scrivo questo post, so che tra pochi minuti potrebbe essere letto, non più da una sola persona, ma da chiunque voglia collegarsi in qualsiasi parte del mondo. 
Ma in realtà ciò che rende veramente bello questo giorno, ciò che lo rende sublime, è il sentire che non potrebbe esserci nulla di più bello di questo momento: tutto ciò che ho, che esiste veramente, sono io, un'anima che utilizza il suo corpo per battere i tasti di questa tastiera, qui e ora. Mentre scrivo il rombo dei motori delle automobili sta già cominciando a prevalere sul canto degli uccelli; tra poco andrò a stendere il bucato e preparerò una tazza abbondante di caffè o forse di quel delizioso té biodinamico che ho comprato alla Conad. Il mio mattino sarà dedicato a cose normali, piccole e semplici, ma quanta bellezza c'è in queste cose se io sono presente. Un tempo queste stesse cose avrebbero rappresentato il pesante fardello di un nuovo giorno da affrontare, coi suoi problemi e la sua angoscia esistenziale. Oggi quella stessa giornata è diventata una nuova avventura, dominata dall'imprevedibilità. Ciò che prima era faticoso e scontato adesso è divertente ed entusiasmante, ciò che prima era sopravvivenza adesso è Vita. Ora so che questa nuova condizione non è solo il risultato di anni passati a sforzarmi di  osservarmi: ciò che sento è soprattutto un dono del cielo, una grazia. E gratitudine è proprio il sentimento che più impregna questo momento in cui sono qui con voi, a parlare. E' gioioso avere amici con cui aprire il proprio cuore: cos'altro posso desiderare di più bello? E la cosa buffa è che  in realtà tutto ciò che ho adesso è stato sempre presente: ero io che non c'ero. E già, certo che non c'ero: dormivo! Il mio sguardo non era in grado di cogliere tutta la bellezza che scorge ora, ma essa ovviamente era già tutta lì, presente, completa nella sua perfezione. Come avrei potuto stamattina non desiderare di parlarvi di tutto ciò, il più presto possibile?

Enrico D'Errico