“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.” Marguerite Yourcenar
Davvero molto interessante questa
considerazione ma... è davvero necessario “ammassare riserve”? Vi sembra forse
che ci troviamo "nell'inverno dello spirito"?
Non c'è dubbio che la Yourcenar
sia stata una delle maggiori scrittrici del '900: colta, intelligente,
sensibile e grande conoscitrice della psiche umana.
Nelle pagine delle "Memorie
di Adriano", il romanzo storico più noto, il suo modo di descrivere il carattere
dell'imperatore romano è in grado di farci quasi dimenticare che lei, Adriano,
non ebbe mai l’occasione d’incontrarlo di persona.
Tuttavia, anche solo considerando
lo scritto riportato all’inizio di quest’articolo, è possibile notare uno
spirito deluso, triste, incapace di cogliere bellezza anche nelle circostanze
particolari in cui si trova il nostro pianeta.
Certo non v’è dubbio che, da un
certo punto di vista, l’ignoranza e la grossolanità siano imperversanti in
questo momento storico; come negare quindi che l’umanità stia attraversando un
inverno dello spirito? Gli indizi ci sono tutti!
Ma un fenomeno va sempre
considerato in un contesto ampio, sia nel tempo che nello spazio, altrimenti si
rischia di avere una visione molto limitata e limitante.
Nell’arco dell’evoluzione della
nostra terra, quanto attualmente sta accadendo era non solo prevedibile ma
anche necessario per permettere la conclusione di un ciclo in cui arrivare al
massimo grado possibile d’insensatezza e incoscienza.
In realtà, con uno sguardo
diverso da quello utilizzato dalla scrittrice, è possibile cogliere gli indizi
del sopraggiungere di un nuovo sistema di cose dove l’umanità sarà portatrice
di arte,
bellezza e altre superbe qualità
che già molti individui fra noi stanno manifestando, come la lealtà, l’audacia,
la perseveranza, la compassione, la grazia, la longanimità, la lungimiranza,
l’accoglienza, la pazienza, la fiducia, la tenerezza, la mitezza, la
misericordia, l’imperturbabilità, la generosità e altre infinite e sublimi
caratteristiche che impregnano ogni pensiero, ogni parola e ogni azione dei
Guerrieri, Uomini e Donne al servizio dell’Opera Sacra.
Noi non abbiamo bisogno di
“ammassare riserve contro l’inverno dello spirito”: esso non ci fa alcuna
paura! Noi prendiamo atto che molti umani, fratelli e sorelle, sono persi nello
spirito della scontentezza, della precarietà e della sopravvivenza; ma il
nostro sguardo è fermo sulla luce che, sebbene ancora apparentemente debole,
già illumina i cuori e li fa ardere di un fuoco inestinguibile. Con questo
fuoco possiamo forgiare spade in grado di squarciare il velo dell’ignoranza e
permettere alla Verità di inondare il pianeta.
Enrico D’Errico
egosumanima