11 dicembre 2014

PERSEVERARE NELLE PROVE



Siamo davvero alle soglie di un nuovo sistema di cose, il Regno in cui molti di noi, con la loro coscienza rinnovata, già stanno vivendo.
Ma come affrontare i pericoli e le trappole disseminate lungo il cammino verso il Risveglio?

Viviamo circondati da persone che sono permanentemente insoddisfatte, uomini e donne che trascorrono il loro tempo lamentandosi di continuo. Essi non si accorgono che facendo questo perdono energia e cadono sempre più in profondità in una spirale discendente, in un circolo vizioso dove effettivamente tutto sembra non funzionare come dovrebbe. 


Molti di noi vivono in contatto con familiari, amici, datori di lavoro la cui principale occupazione quotidiana è lamentarsi; abbiamo quindi un compito davvero impegnativo e mantenere desto il nostro sguardo verso il Regno non sempre è cosa facile.
State attenti fratelli a non cadere nella trappola, a non farvi intossicare dal veleno mefitico delle loro emanazioni emotive!
Le persone non capiscono il nostro stato di coscienza, ne sono turbate e le loro parole nei nostri confronti sono a volte molto incisive e scoraggianti. 
Come dice William Shakespeare "Quando siamo troppo coinvolti, la mente impazzisce."
Quindi, pur conservando uno sguardo empatico e compassionevole, cercate di mantenere una certa distanza e
non prestate ascolto a quel che dicono ma continuate a tenere lo sguardo alle cose del cielo.

Ultimamente ho imparato una cosa molto semplice: in molti casi le parole hanno un effetto controproducente. Cercate di osservarvi quindi, restando in silenzio. Il vostro tacere vale molto di più di mille parole; so che siete animati dalle migliori intenzioni ma, se potete, restate in silenzio e NON CONTRADDITE MAI!
Il comportamento di queste persone sprezzanti mi ricorda un passo tratto dai libri dell'Agni Yoga:
Hanno detto: "Da ogni parte c'è la luce di Dio". Ma gridano gli uomini tutti: "Dov'è quella luce?" L'ignaro guarda a ogni parte, a destra, a sinistra; ma dice una Voce: "Guarda soltanto, senza destra e sinistra!".
Fate allora questo: annegate la loro mediocrità nella vostra bellezza!
Il nostro caro amico Salvatore Brizzi pubblicò l'11 febbraio del 2011 il post "Al fast food con gli amici": rileggetelo perché è davvero illuminante...

So che a volte vi sentite molto frastornati e abbattuti; avete la sensazione che il divino sia molto lontano da voi e siete come smarriti, ma... 
..."Quando le voci in te parlano di fine, quando la mente dice che hai perduto, quando credi che sia impossibile… eppure prosegui, ti sollevi sulla tua spada e fai ancora un altro passo:                                                         Lì è dove termina l’uomo,                                                            Lì è dove comincia Dio"

Paolo, nella lettera ai Romani, al capitolo 12, dice: 
Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare...
Con amore fraterno abbiate tenero affetto gli uni per gli altri...
Rallegratevi nella speranza. Perseverate nella tribolazione. Siate costanti nella preghiera.
Continuate a benedire quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite.                                               Non rendete a nessuno male per male. Provvedete cose eccellenti davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, siate pacifici con tutti gli uomini. Non vi vendicate, diletti, ma fate posto all’ira; Ma, “se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli qualcosa da bere; poiché facendo questo accumulerai carboni ardenti sulla sua testa”. Non farti vincere dal male, ma continua a vincere il male col bene.

Concludo l'articolo con la scrittura di 1° Corinti capitolo 15, verso 58:
"Quindi, miei diletti fratelli, divenite saldi, incrollabili, avendo sempre molto da fare nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana riguardo al Signore."

Enrico D'Errico