5 dicembre 2014

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“Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.” Marguerite Yourcenar 
Davvero molto interessante questa considerazione ma... è davvero necessario “ammassare riserve”? Vi sembra forse che ci troviamo "nell'inverno dello spirito"?

Non c'è dubbio che la Yourcenar sia stata una delle maggiori scrittrici del '900: colta, intelligente, sensibile e grande conoscitrice della psiche umana.
Nelle pagine delle "Memorie di Adriano", il romanzo storico più noto, il suo modo di descrivere il carattere dell'imperatore romano è in grado di farci quasi dimenticare che lei, Adriano, non ebbe mai l’occasione d’incontrarlo di persona.

Tuttavia, anche solo considerando lo scritto riportato all’inizio di quest’articolo, è possibile notare uno spirito deluso, triste, incapace di cogliere bellezza anche nelle circostanze particolari in cui si trova il nostro pianeta.
Certo non v’è dubbio che, da un certo punto di vista, l’ignoranza e la grossolanità siano imperversanti in questo momento storico; come negare quindi che l’umanità stia attraversando un inverno dello spirito? Gli indizi ci sono tutti!
Ma un fenomeno va sempre considerato in un contesto ampio, sia nel tempo che nello spazio, altrimenti si rischia di avere una visione molto limitata e limitante.
Nell’arco dell’evoluzione della nostra terra, quanto attualmente sta accadendo era non solo prevedibile ma anche necessario per permettere la conclusione di un ciclo in cui arrivare al massimo grado possibile d’insensatezza e incoscienza.

In realtà, con uno sguardo diverso da quello utilizzato dalla scrittrice, è possibile cogliere gli indizi del sopraggiungere di un nuovo sistema di cose dove l’umanità sarà portatrice di arte,
bellezza e altre superbe qualità che già molti individui fra noi stanno manifestando, come la lealtà, l’audacia, la perseveranza, la compassione, la grazia, la longanimità, la lungimiranza, l’accoglienza, la pazienza, la fiducia, la tenerezza, la mitezza, la misericordia, l’imperturbabilità, la generosità e altre infinite e sublimi caratteristiche che impregnano ogni pensiero, ogni parola e ogni azione dei Guerrieri, Uomini e Donne al servizio dell’Opera Sacra.

Noi non abbiamo bisogno di “ammassare riserve contro l’inverno dello spirito”: esso non ci fa alcuna paura! Noi prendiamo atto che molti umani, fratelli e sorelle, sono persi nello spirito della scontentezza, della precarietà e della sopravvivenza; ma il nostro sguardo è fermo sulla luce che, sebbene ancora apparentemente debole, già illumina i cuori e li fa ardere di un fuoco inestinguibile. Con questo fuoco possiamo forgiare spade in grado di squarciare il velo dell’ignoranza e permettere alla Verità di inondare il pianeta.

Enrico D’Errico

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