E’ da molti anni che conosco una simpatica filastrocca di
Ettore Petrolini, uno straordinario artista del varietà nato a Roma nel 1884:
“Son contento di morire ma mi dispiace, mi dispiace di morire ma son contento”.
Ad un ascoltatore disattento potrebbe sembrare un
sciocchezza qualsiasi, eppure qui è nascosto un significato "esoterico" prezioso, la lotta tra attaccamento e imperturbabilità, tra possessività e beatitudine: una visione della vita decisamente taoista!
Naturalmente sto scherzando e in realtà questa filastrocca
ricorda più il comportamento di una persona schizofrenica, un individuo con due
personalità o due modalità di comportamento in antitesi.
Forse questo è un atteggiamento comune alla grande maggioranza delle persone che vive nel mondo cosiddetto civilizzato.
Enrico D'Errico
egosumanima
Forse questo è un atteggiamento comune alla grande maggioranza delle persone che vive nel mondo cosiddetto civilizzato.
Enrico D'Errico
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