31 maggio 2014

Cosa è l'apostasia?



"Il termine apostasìa (dal greco ἀπό "lontano da" (idea di separazione) e στάσις, da ἵστημι "stare, collocare") definisce l'abbandono formale e volontario della propria religione (in tale contesto si parlerà più propriamente di apostata della religione). In questo senso è irrilevante se a seguito di tale abbandono vi sia l'adesione a un'altra religione (conversione) oppure la scelta areligiosa o atea. In senso stretto, il termine è riferito alla rinuncia e alla critica della propria precedente religione. Una vecchia e più ristretta definizione di questo termine si riferiva ai cristiani battezzati che abbandonavano la loro fede.Molte religioni considerano l'apostasia un vizio, una degenerazione della virtù della pietà nel senso che quando viene a mancare la pietà, l'apostasia ne è la conseguenza; spesso l'apostata viene fatto bersaglio di condanne spirituali (ad esempio la scomunica) o materiali ed è rifuggito dai membri del suo precedente gruppo religioso".
Io sono un apostata; ero un ministro cristiano testimone di Geova, sin dai tempi del mio primo matrimonio con Elisabetta, a Milano. Per dodici lunghi anni cercai di applicare pazientemente le indicazioni che ricevevo dagli anziani: onora tua moglie, non la tradire, soddisfala sessualmente, paga le tasse a Cesare, etc etc. Era impegnativo ma mi sentivo parte del gruppo, appartenevo ad una "famiglia" mondiale che conta ormai decine di milioni di persone.  Prima, come ognuno dei miei fratelli e sorelle, andavo regolarmente ogni settimana per alcune ore, di casa in casa, a rendere opera di testimonianza della mia fede. Poi, col tempo,  cominciai ad accompagnare gli anziani nelle visite pastorali e la cosa mi entusiasmò al punto che coltivai in cuor mio il desiderio di divenire anch'io un pastore del gregge. Dopo soli cinque anni divenni un anziano di congregazione e la mia autostima era alle stelle: sostenere spiritualmente coloro che si trovavano in difficoltà era il mio pane quotidiano. Ma i problemi nella mia relazione con Elisabetta, che non si era ribattezzata come me, apostatando dalla chiesa cattolica, acquistarono sempre più consistenza. Io l'amavo, per quando il mio livello di coscienza me lo permettesse, ma le pressioni che operava quotidianamente su di me stavano diventando intollerabili. E pensare che vivevamo in una casa bellissima, una villa sul mare, a Pieve Ligure.....ma lei non era mai contenta. * Inoltre, alla fine degli anni ottanta mi iscrissi all'istituto Kushi, la scuola di filosofia macrobiotica più importante al mondo. Le grane si intensificarono perché gli anziani mi sconsigliarono vivamente di proseguire gli studi e di leggere altri libri che non fossero esclusivamente  quelli editi dalla Watch Tower and bible society. Ero molto dispiaciuto di non poter tranquillamente leggere quel che più mi interessava....ma naturalmente - mi conoscete bene - io me ne fotto altamente di quel che mi dicono gli altri, soprattutto se non mi spiegano le ragioni di quel che sarebbe meglio fare. Io amo la vita, la amo perdutamente, più di ogni altra cosa e Macrobiotica deriva proprio da Macros e Bios, grande Vita..... quindi..........

Dopo qualche ragionevole esitazione decisi per la Vita e lasciai sia la mia vita con Elisabetta che il mio incarico nella congregazione. Non è andata esattamente così ma, se vi interessa, su richiesta vi darò ulteriori dettagli nel prossimo post.

Vostro Enrico D'Errico
               egosumanima

30 maggio 2014

Arroganza e Lavoro su di sè


Una delle migliori scelte che abbia fatto per plasmare la mia esistenza è quella di essermi scelto una Scuola Teocratica di alto livello per approfondire la Conoscenza degli Scritti Sacri ebraico-aramaici e greco-cristiani.

Quando ora adopero un versetto a sostegno di un argomento che ho deciso di trattare nei miei libri o nei post, so di che parlo, ho pienamente libertà di parola. 

Nelle Sacre Scritture di ogni tempo e ogni tradizione sono contenute perle preziose di valore incommensurabile.

Naturalmente un'indagine effettuata solo mediante il mezzo intellettuale può portare solo alla pazzia; la ricerca della Verità sfugge come un anguilla a coloro che utilizzano lo strumento inadatto e basta osservare le facce dei teologi o degli studiosi della Bibbia per capire cosa intendo dire: non hanno capito niente e cercano di convincere altri a capire ciò che loro stessi non hanno capito. Ignoranza su ignoranza, frustrazione su frustrazione, malattia psichica su malattia psichica è ciò che procurano a se stessi e a coloro che li ascoltano.


Se poi a questa indagine intellettuale, si aggiunge anche quella di tono pietistico e pietoso della grande maggioranza degli ignobili pastori della Chiesa Cattolica, il risultato è devastante sia in termini qualitativi che quantitativi. Come descrivo nel mio libro, il risultato della forma pensiero insufflata nelle menti degli umanoidi è un gregge di pecore che anelavano a conforto, protezione e guida e si ritrovano dispersi e disorientati. (vedi il mio Proclama del 19/12/2013

http://enricoderrico.blogspot.it/2013/12/proclama.html

So che molti fra voi potrebbero avvertire sentore di giudiziocriticadisprezzo. Se la pensate così vi consiglio di mettere nella vostra cartella il buondì motta, l'astuccio per le penne, i due testi base della Quarta Via e tornare alla classe che, con la vostra presunzione, avete pensato di poter saltare. Andate davanti alla tele e restateci finché non scambierete Costanzo

per un lama tibetano che vi sta portando al Risveglio.

Ho sviluppato questo pensiero per lunghi mesi e ho atteso di avere la certezza di ciò che affermo.

Ciò che vedo è da un lato milioni di persone che si avviano a grandi passi verso il salto vibrazionale sbagliando portale: (Matteo 7:13 “Entrate per la porta stretta; perché ampia e spaziosa è la strada che conduce alla distruzione, e molti sono quelli che vi entrano; mentre stretta è la porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano.) Dall'altro lato vedo milioni di persone che hanno preso il treno al volo, approfittando della straordinaria energia disponibile attualmente sulla Terra grazie al Sacrificio di milioni di Iniziati che osservano con attenzione empatica i nostri passi. In mezzo vedo - e passatemi il termine - con una certa preoccupazione, una folla di persone che gira a vuoto da molto tempo cristallizzata in una forma pensiero paralizzante, invisibile, una trappola perfetta creata dai migliori specialisti delle forze dell'ombra.
Questa cosa si chiama arroganza, Doppia Cristallizzazione, come ben definiscono gli amici Gurdjeffiani, i Conoscitori del Processo Alchemico e i Teosofi.

Facciamo degli esempi pratici.

Se al solo pensiero di leggere un versetto biblico mi viene la pelle d'oca, potrebbe essere dovuto al fatto che il parroco ha smanacciato nei miei calzoncini corti; se io mi fermo a questa  resistenza, peraltro comprensibile, e non trasmuto il dolore, forse mi sto perdendo una perla preziosa e risvegliante, forse rischio di restare insabbiato per anni. Ma la situazione peggiora ancora se, lungo il mio cammino alla ricerca del Risveglio, io incontro proprio ciò che sento essere il maestro giusto. Come sapete, tutti hanno l'abitudine puerile di selezionare tra le indicazione ricevute, quelle più facili da applicare, quelle che ci risuonano meglio. Già, ma anche un un liuto fatto a pezzi, violato nella sua integrità e bellezza ha qualche parte che ancora risuona! Se non elaborate i vostri traumi o se rifiutate alcuni percorsi indispensabili solo perché non ne avete voglia, vi state cacciando in guai seri. 

Naturalmente in realtà la questione non è poi così grave, non esiste alcun problema, ma il rischio è che perdiate il treno o restiate a girare a vuoto in una sorta di Limbo per quantità di tempo indefinita.


Quando sento alcuni, che amo in modo particolare, affermare che mangiar con sacralità e attenzione son solo "seghe mentali" e che ormai non è più il tempo di studiare la Parola di Dio, o che la cerimonia del té è una cosa che va bene per i ricchi snob di via della Spiga a Milano, io rimango allibito.


Qui, amici, c'è qualcosa che non va. Non riuscivate a trovare il bandolo della matassa tentando di dimagrire, smettere di fumare o di masturbarvi di fronte al monitor del PC, e ora che avete scoperto di essere Dio, cosa ovviamente indiscutibile, finalmente avete trovato la giustificazione alla vostra mancanza di Volontà, alla vostra ignoranza.


Vi supplico: chiudetevi nella vostra stanza almeno per 10 minuti, se ci riuscite, e domandatevi se per caso non abbiate saltato delle tappe indispensabili nel cammino verso il Risveglio.


Enrico D'Errico

 egosumanima



Sul giudizio


Quando si parla di giudizio è necessario distinguere tra quello che praticano le persone che vivono in uno stato di coscienza orizzontale e duale, quello che nel Lavoro su di sé viene a volte definito “del mondo” e quello che viene messo in atto da coloro che, una volta risvegliati, vivono in piena consapevolezza il loro essere nel mondo ma non del mondo. 

Parlando di giudizio inteso come “arte del giudicare” va detto che in passato coloro che erano sottoposti a tale pratica potevano contare su persone non solo sane, neutrali e oneste, ma addirittura su uomini che erano in diretto contatto con Dio, giudici che si facevano portavoce della volontà del Creatore sulla Terra.

In tale senso mi sembra veramente illuminante parlare dell’episodio che si trova nel secondo libro di numeri, al capitolo 3.
Questo racconto dimostra in maniera lampante l’enorme capacità di discernimento di cui erano dotati i giudici di un tempo.

La storia narra che due donne vivevano insieme ed avevano partorito negli stessi giorni un bambino. Durante la notte uno dei due bambini morì e la mamma lo scambiò con quello della sua compagna. Al mattino la vera mamma, riconoscendo il suo bambino, fece causa alla compagna davanti al re per riavere il figlio.
Il re Salomone ordinò di tagliare il bambino conteso in due parti e darne una metà all’una e una metà all’altra. La vera madre allora pregò il re di il non fare del male al bambino e di lasciarlo all'altra, che si riteneva soddisfatta della spartizione.
Presa la parola, il re disse: "Non fatelo morire e date alla prima donna il bimbo vivo: quella che è disposta a rinunciare a lui purché viva, è sua madre."
  
Oggi, quale giudice, o quale uomo o donna, sarebbe capace di gestire una situazione simile? I fiumi di parole che si sprecherebbero per cercare una verità...
Oggi si è capaci molto bene di giudicare senza sapere nulla, senza possedere alcun discernimento e soprattutto ignorando del tutto cosa siano empatia e compassione.

In un prossimo futuro i giudici torneranno ad essere persone ispirate da Dio e spariranno dalla faccia della terra gli individui abbietti, corrotti e arroganti che, interessati solo ad alimentare il loro potere e le loro tasche, presiedono nei tribunali del nostro bel paese.

Enrico D'Errico
 egosumanima

27 maggio 2014

Quando il vero Risveglio si abbatterà su di voi come un vento gagliardo…


…la forza del Fuoco dello Spirito sarà con tutti voi.

Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.
Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Cosa significa per voi la frase conclusiva "siete stati con me fin dal principio" ?
E' molto semplice: io, voi, tutti gli esseri umani, siamo sempre stati col Padre, svegli.
E' questo il tempo in cui, grazie alla speciale energia che circola nel pianeta - il vento gagliardo - è veramente possibile cessare di sforzarsi di non svegliarsi, smettere di resistere al Fuoco che divora le vecchie forme.

Enrico D'Errico
 egosumanima

23 maggio 2014

The cats will know

Ancora cadrà la pioggia sui tuoi dolci selciati, una pioggia leggera come un alito o un passo.

Ancora la brezza e l’alba
fioriranno leggere come sotto il tuo passo, quando tu rientrerai.

Tra fiori e davanzali i gatti lo sapranno.

Ma... sono davvero così?!?

Che esagerazione!
Guardate cosa ha scritto di me uno/a di noi…
(Attenzione cara/o sorella/fratello: potresti essere in fase "up" della Legge di Compensazione!)

“E’ un gioco arabescato, che lo stesso Enrico non riconosce, quello delle sue poesie, che gli cadono dal cuore, come fiocchi teneri e leggeri di neve primaverile…
 E’ saporito di un’antica e buona saggezza, Enrico, quando sgrana dal suo animo i chicchi dorati e gli unguenti dell’amore profondo e della sete che ha di immergersi in ogni bellezza e in ogni gioia infinita del cosmo.
 Enrico danza, nella sua vita quotidiana, e canta, e mormora il suo Dio, da mane a sera…
….poi, ci guarda, complice e puro come una ballerina di alabastro, e ci sussurra - al di là del tempo e dello spazio, ove è sepolta la reminiscenza del nostro essere ‘Uno’ con lui - ci guarda e ci sussurra:
 <Ti amo…>
 …sbriciolando le sfumature dei suoi versi, in mille e mille perle di dolce poesia, asprigna come uva appena nata, e porgendoci, a pezzi e in un’eucaristia di bellezze, quel Dio Amico, con cui ha, sino a quel momento, danzato…
 E ci saluta…
Tornerà ancora a descriverci la luce palpitante e bianca delle ali, che i <suoi Angeli> gli mostrano…quando noi siamo assenti…”

 

22 maggio 2014

ALLA RICERCA DI SE’


Siate capitani coraggiosi della vostra esistenza!

Ci sono momenti nella vita di coloro che come me sono alla ricerca del vero sé stesso, in cui ci si può sentire smarriti e privi di direzione. Forse si è fatto un certo percorso e ci si era illusi di essere arrivati da qualche parte, magari un luogo e una situazione in cui collocarsi per avere una certa sicurezza per poter poi proseguire il cammino “iniziatico”.
Ciò che ho notato è che talvolta questo stesso “luogo” considerato un’oasi di pace può essere una vera e propria trappola. Se ricordate spesso parlo nei miei post di come è necessario  stare attenti, essere innocenti come colombe ma cauti come serpenti (Matteo 10:16)
Sono certo che molti di coloro che seguono il mio lavoro si trovano in pericolo; pericolo di restare intrappolati in un limbo in cui si cullano in situazioni statiche e improduttive,
Se vi sentite al sicuro perché avete una casa di vostra proprietà e/o un buon lavoro con uno stipendio fisso, se nel frattempo siete anche regolari frequentatori di sedute settimanali di yoga, mangiate al punto macrobiotico e leggete i libri di Anthony de Mello, io davvero sono molto preoccupato.

Da sette mesi ho il privilegio di conoscere un uomo che avrebbe da insegnare a me, a voi, miei cari e fedeli amici e a molti altri: si chiama Giancarlo. E’ un uomo semplice, modesto ed ermetico. Possiede un senso pratico decisamente originale e un’elevata dose di “spiritualità umanistica”.
Parlo della persona che da Miami - dove risiede per sei mesi all’anno - ha seguito con interesse il mio corso di risveglio di Roma Ardeatino.
Lui, in fondo, sembra essere l’unico che ha tratto molto beneficio dall’insegnamento impartito!
Chiedete a lui come si fa per sentirsi davvero al sicuro.

Vi consiglio di visitare il suo monastero/rifugio, un oasi situata in una oasi non protetta sul litorale vicino a Roma.

Capitani di spiaggia
Torvaianica

Via Litoranea Km 10,368

Waiting for Arianna

Villa Borghese, Lunedì 19 maggio ’14, ore 16.53




Mentre, tanto per cambiare, sto attendendo che Arianna esca dal lavoro – spesso la mia attesa si è rivelata vana visto che a volte mi dice che è troppo stanca e vuole andare a casa per stare da sola e poi invece si incontra con il suo borgataro del cuore - continua indefessa la mia ricerca del busto di Umberto Pagliari, illustre antenato della casata dei D’Errico.
Posseggo una medaglia che gli fu consegnata dalle mani di Re Umberto I, una cosiddetta  onorificenza. Non ho ancora indagato sul passato di Umberto, non il re ma il mio parente, e francamente non so perché lui si guadagnò tale medaglia. Mi piace pensare che si distinse valorosamente in battaglia, difendendo il paese intero dall’invasione del barbaro nemico.
Magari invece fu semplicemente uno a cui il re usurpò lo “ius primae noctis” e anche quello della seconda e delle notti dei successivi cinque mesi; poi, dato che la gravidanza era ormai evidente, il re Umberto promise a Umberto di premiarlo pubblicamente a patto che si attribuisse la paternità del bambino……
Ah, quanto mi piace fantasticare! Si è bello, e mi riesce anche facilmente. Forse non avrò la penna di un Cassola o di un Camilleri, ma me la cavo piuttosto bene.
Ma ora non fatemi perdere altro tempo e lasciatemi prima cercare il busto del mio illustrissimo* e, forse, cornuto** antenato; quindi mi recherò nuovamente in Piazza di Spagna per attendere colei che probabilmente non mi concederà nemmeno il lusso di guardare un istante l’infinito dei suoi occhi magici!   aaah, l’amore!

Enrico D’Errico
 egosumanima

*       Ius primae noctis
**     dal latino “illustris” luminoso.

** *  uomo tradito dalla propria moglie o viceversa

18 maggio 2014

L'arte è un martello...


"L'arte non è uno specchio che si può far vedere alla società, l'arte è un martello con il quale si deve dare forma alla società".
Vladimir Majakovskij

"Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi".
Pablo Picasso

17 maggio 2014

Silvio's Golpe


E’ ovvio e scontato: ormai la maggioranza di coloro che seguono il mio lavoro sa che lamentarsi dei politici è veramente da cretini e non fa che peggiorare la situazione.
Tuttavia mi è molto piaciuto quest’articolo comparso in prima pagina su IL TEMPO del quattordici maggio dove viene sviscerato il problema del golpe, del complotto che sarebbe stato ordito ai danni di Silvio Berlusconi nel 2011.
Io mi limiterò a riportarvi “paro paro” ciò che scrive il giornalista che si firma gmc.

“Fossimo un paese serio, e non lo siamo, avremmo già avviato le pratiche per l’apertura di una commissione d’inchiesta parlamentare sul golpe che nel 2011 defenestrò Silvio Berlusconi a tutto vantaggio del banchiere dei poteri forti. Fossimo onesti tutti quanti, a cominciare da Grillo fino agli antiCav di sicura fede, ci domanderemmo perché nessun’alta carica costituzionale ieri ha sentito il bisogno di commentare quanto riferito dall’ex ministro del tesoro americano, Tim Geithner, a proposito di una trama ordita da alti funzionari europei e sottoposta al vaglio del presidente Obama, che declinò l’invito facendo piangere la signorona Merkel costretta a ripiegare su partner più fidati. Avessimo tutti due palle così chiederemmo conto alla Germania, alla Francia e ai burocrati di Bruxelles, di spiegarci le speculazioni sullo spread, le manovre di palazzo per costringere Napolitano a raccordarsi con Passera e Monti per un esecutivo tecnico, i ricatti del Fondo monetario internazionale per commissariare l’Italia con interventi capestro. Fossimo in un altro paese, avremmo governi eletti e non imposti. Purtroppo siamo quelli che siamo, e lo siamo pure a sovranità limitata.”
Interessante conclusione: proprio di Sovranità si tratta, ma non certo limitata.
Riprendetevi il vostro sacro Potere. Non ponetevi alcun limite. Siate Sovrani del vostro Regno.

Ciao belli.

Enrico D’Errico
egosumanima

God is an astronaut

Ogni cosa è violenta e splendente.
Dite grazie ad Arianna che ci ha fornito il link.

Abbiamo una Guerriera al nostro fianco. 
Non manchiamo di nulla.

15 maggio 2014

Viaggiando per la Bella Italia

Viaggiare è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione.
Tutto il resto è delusione e fatica.
Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario.
Ecco la sua forza.

Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose…è tutto inventato.
E’ un romanzo: nient’altro che una storia fittizia.
Lo dice Littrè e lui non si sbaglia mai.

E poi, in ogni caso, tutti possono fare altrettanto: basta chiudere gli occhi.
E’ dall’altra parte della vita.


Louis Ferdinand Celine

Viaggio al termine della notte

12 maggio 2014

Dal vostro inviato nella capitale 2


Mi trovo da De Santis, a Roma, panini magici, dolci da capogiro.....
come la ragazza di Torino che serve ai tavoli: strepitosa.
Il locale si trova alla confluenza di via del Bufalo con Largo Nazareno (!!!).


Qui, tre settimane fa, ho trascorso un'ora piacevolissima con Massimo e Roberto. Quest'ultimo è il mio migliore amico, mentre Massimo era il mio peggior nemico; lo avevo appena rivisto per la prima volta dopo circa 7-8 anni. Potete immaginare quanto fossi emozionato all'idea di incontrarlo ed è stato bello oltre ogni migliore aspettativa.

Dopo averlo abbracciato, le prime parole che gli ho rivolto sono state: "Quando e dove?", e cioè, in quale momento e su quale piano abbiamo organizzato tutto questo? Ora, siccome "il perché" lo conosco bene, ero curioso di conoscere le motivazioni più profonde che posson spingere gli umani a collaborare insieme per ottenere uno sviluppo animico armonioso.


Max, a seguito di alcune vicende che ci hanno visto insieme, è andato a vivere altrove; io temevo che potesse essere in qualche modo adirato con me.


Ovviamente conosco a fondo tali argomenti, ma sentirne parlare da Massimo è tutta un'altra cosa!


Enrico D'Errico
 egosumanima

continua nel prossimo post

7 maggio 2014

L’amore sa anche ruggire come un leone

"Ho insegnato alla gente solo amore e silenzio, e sono stato trattato come un criminale… e da gente che non fa altro che parlare di ideali di libertà, democrazia, libertà di pensiero e di espressione, libertà di ogni individuo di essere se stesso. Tutto il mio insegnamento può essere riassunto in una semplice frase: reverenza per la vita e per la libertà. Ma l’amore deve imparare a non essere solo un bocciolo di rosa. Quando si accorge che il momento è giunto, deve diventare una spada. L’amore sa anche ruggire come un leone. L’amore non è soltanto dolce poesia; se l’amore fosse solo dolce poesia, non potrebbe sopravvivere, in questo mondo di pazzi. Deve essere forte: più forte dell’odio, più forte della rabbia; deve essere simile al ruggito di un leone… ma anche quando gridi, il tuo urlo dovrebbe scaturire dall’amore, dalla compassione, in modo che i sordi possano sentire e chi è cieco possa finalmente vedere".   Osho


"Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettere pace, ma spada.  Poiché sono venuto a causare divisione, ponendo un uomo contro suo padre, e la figlia contro sua madre, e la giovane nuora contro sua suocera. In realtà, i nemici dell’uomo saranno quelli della sua propria casa. Chi ha più affetto per padre o madre che per me non è degno di me; e chi ha più affetto per figlio o figlia che per me non è degno di me. E chi non accetta il suo palo di tortura (la sua croce) e non mi segue non è degno di me. Chi avrà trovato la sua anima la perderà, e chi avrà perduto la sua anima per causa mia la troverà."  Gesù, il Cristo.


Queste parole di Gesù sono riferite nel Vangelo di Matteo, nel contesto del discorso rivolto ai discepoli inviati ad annunziare il regno di Dio con gesti di liberazione e di salvezza: «Strada facendo proclamate che il regno dei cieli è vicino: guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni» (Mt 10,7-8). Una sentenza dello stesso tenore si trova nel Vangelo di Luca: «Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione» (Lc 12,51).Queste dichiarazioni di Gesù sembrano in contraddizione con il suo insegnamento e il suo impegno per la pace e la riconciliazione in situazioni di ingiustizia e violenza. Infatti nel discorso del monte ai discepoli egli propone di praticare la «giustizia» sovrabbondante come condizione per entrare nel regno dei cieli (Mt 5,20).Gesù rovescia il criterio della giustizia intesa come equilibrio tra delitto e pena - «occhio per occhio e dente per dente» - e invita a non resistere al malvagio violento, ma esorta i discepoli a cambiare la situazione di ingiustizia con gesti di amore attivo. A conferma di questa scelta di «non-violenza attiva», ispirata dall’amore che abbraccia anche il nemico, Gesù rifiuta la difesa armata e affronta la morte. Al momento del suo arresto nel giardino del Getsemani uno dei discepoli mette mano alla spada per opporvisi, ma Gesù gli dice: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada» (Mt 26,52). L’arresto e la condanna di Gesù a morte sono la conseguenza delle sue prese di posizione nei confronti delle istituzioni e delle autorità che tollerano o favoriscono la ingiustizia e la discriminazione dei più poveri e indifesi. Egli denuncia la ipocrisia di quelli che dicono e non fanno, impongono pesi insopportabili sulle spalle della gente, ma essi non li muovono neppure con un dito (cf. Mt 23,3-4). Di fatto Gesù con i suoi gesti a favore dei disabili e dei peccatori, degli stranieri e delle donne, diventa «segno di contraddizione» come ha preannunziato il vecchio Simeone rivolgendosi a sua madre nel tempio (Lc 2,34). Con la sua azione e con le sue parole Gesù porta allo scoperto le forme di ingiustizia e di violenza mascherate dalla facciata di perbenismo e di osservanza formale della legge. Sotto questo profilo egli si colloca nell’alveo della tradizione dei profeti biblici che denunciano l’ipocrisia dei capi e delle guide del popolo di Dio. Il profeta Michea, a metà del settimo secolo a.C., traccia questo ritratto del falso profeta:«Così dice il Signore contro i profeti che fanno traviare il mio popolo,che annunziano la pacese hanno qualcosa tra i denti da mordere,ma a chi non mette loro niente in bocca dichiarano la guerra» (Mc 3,5). Egli denuncia la corruzione di quelli che in nome della legge dovrebbero difendere i diritti dei poveri:«Udite questo, capi della casa di Giacobbe… che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto ,che costruite Sion sul sangue e Gerusalemme con il sopruso:i suoi capi giudicano in vista di regali,i suoi sacerdoti insegnano per lucro,i suoi profeti danno oracoli per denaro» (Mic 3,9-11). Questo rimando alle parole del profeta del settimo secolo per inquadrare l’azione e l’insegnamento di Gesù sulla giustizia è giustificato dal fatto che egli conferma la sua parola sulla spada proprio con le parole del profeta Michea che parla della corruzione generale che precede il giudizio di Dio: «L’uomo pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini: tutti stanno in agguato per spargere sangue;ognuno dà la caccia con la rete al fratello. Le loro mani sono pronte per il male; il principe avanza pretese, il giudice si lascia comprare, il grande manifesta la cupidigia e così distorcono tutto…. Il figlio insulta suo padre, la figlia si rivolta contro la madre, la nuora contro la suocera e i nemici dell’uomo sono quelli di casa sua» (Mic 7,1.3-6; cf. Mt 10,35).Gesù dunque con la sua sentenza sulla spada non fa altro che portare alla luce le radici profonde della divisione che spezza anche i legami vitali e sacri della famiglia. Con una parola provocatoria di stile profetico Gesù invita a smascherare le situazioni di ingiustizia e di violenza per costruire la pace su rapporti nuovi tra le persone.



I GUERRIERI SONO TRA NOI

Fate molta attenzione.




Io sto dando in maniera assoluta

"Un vero Condottiero crede solo in se stesso, non nel mondo, perché sa che il mondo è la sua proiezione. 
Smetti di essere un seguace della religione in cui credono tutti; alzati dalle polverose panche della Chiesa del Mondo Esterno. 
Non esiste un mondo oggettivo là fuori, non prostrarti di fronte a lui.
Non strisciare nella filosofia della sopravvivenza. Rivolgi la tua opera a migliorare l’umanità. 
Poniti grandi obiettivi, più grandi di te, affinché nel tentativo di raggiungerli tu sia costretto a elevarti.
Il giorno del tuo ultimo respiro valuterai il successo della tua vita in base a quanto hai dato e non in base a quanto hai ricevuto. 
Sarai ricordato da coloro a cui hai dato, non da coloro a cui hai preso. 
Io sto dando in maniera assoluta, e più do più posseggo. Ciò significa che quando avrò dato tutta me stessa possiederò il mondo."
Victoria Ignis

5 maggio 2014

Marta sui tubi

Vivo ormai molte notti sveglio. Verso le quattro avevo la radio accesa e ho scoperto "Marta sui tubi", un gruppo rock veramente sveglio. 
Ecco uno dei loro testi:


Basta sbagli per regali 
Solo nebbia fra le mani 

Basta fare finta di cadere in piedi come i gatti 

C'è chi dice che la vita è un viaggio e che 
Non sta lì ad aspettarti 


Ho abbandonato già 
Nomi 
Spazi 
Specchi 
Scuse 
Insulti 
E adesso 
Non è più colpa mia 


Se ti accarezzo voli via 
Se mi allontano torni qui 
Sto bene come sto 

Non devi preoccuparti 
Affiderò il destino a chi per primo abbasserà lo sguardo 
E son sicuro non sarò io 

Se mi avvicino voli via 
Se mi allontano torni qui 

Satelliti e pianeti che 
Si sfiorano sfuggendo, sì 

Dammi il becco 
Dammi le ali 
Hai le chiavi 
Di domani 

Parlami di un alba che si spoglia e non è mai la stessa 

C'è chi dice che la vita e un viaggio verso mete da scoprire 
In mezzo a strade immaginarie che dovrai inventare tu 


Il primo volo serve ad imparare a non cadere male 
Il primo volo è il salto più bastardo ma si deve fare.

Interessante, vero?
E se cliccate su questo link 
https://www.youtube.com/watch?v=fNQYZa3iRXA potete ascoltare il loro ultimo singolo "C'è gente", nato da una collaborazione con Franco Battiato: straordinario!
         


3 maggio 2014

"Da una lettera privata 2"



Preziose informazioni,le tue.Che voglio studiare con cura.
Mi capita di abbuffarmi, ingurgitare, alternando, dolce e salato per alimentare chiaramente la mia frustrazione.

Frustrante è non capire a cosa mi servono, come posso applicare un sapere che in quello stato il mio corpo fisico conosce perfettamente ma di cui non ne ho memoria.
Facoltà che non so come ricercare, come conciliarle col quotidiano.         Come applicarle alla vita per dar loro un senso di concretezza e di utilità. Che ci faccio? Che ci DEVO fare?

Un'arte, un sapere da riportare alla luce. Lo vive, lo recita la mia carne, si incarna, lo sento, lo danzo attraverso cuore e corpo ma non c'è la bussola, la mappa interna, manca la chiave di lettura.
E quando i fatti si depositano sul fondo e comincio a metabolizzarli, ingurgito cose.

Mi appesantisco, la pancia satolla mi fa arrivare un ghigno di soddisfazione e io realizzo che ho solo contribuito ad anestetizzare i sensi, le percezioni...
che non voglia davvero capire?       che non sia pronta per vedere?
D'altro canto queste manifestazioni mi hanno talmente assorbita da rendere meno efficace la mia volontà durante gli esercizi di...... e un pò mi dispiace. Come a dire: "continua a lavorare su di te, questi sono solo effetti collaterali di un principio di risveglio, il canale si apre e riacquisisci informazioni ma non è il lavoro. Il lavoro è Presenza per Volontà e Amore".

Step by step.
La verità espressa è che voglio accelerare! Ed è qui che arrivi tu e di certo non è un caso.
Per questo voglio studiare con attenzione le tue informazioni.    Perché mi parli di un modo, uno studio, per mantenere il canale pulito e libero.
Perché hai dato un senso al mio digiuno ho anche dormito molto meno in quei gg che hanno coinciso con le due esperienze più forti. 

Ho già delle domande perchè ho cominciato a leggere il tuo blog, ma per ora proverò a cercare le risposte li.

Ci vediamo domenica.
Grazie per l'accoglienza!

2 maggio 2014

Il cibo solido è un'optional


Da una lettera privata
"Si, mi pare che tu abbia colto appieno alcune delle indicazioni del mio post. Ero sicuro che prima o poi avrei trovato qualcuno con cui condividere il mio sentire e potermi confrontare su quanto sta avvenendo in me e "fuori di me". Mi occupo di cibo da 25 anni e ho avuto modo di farmi tanta esperienza e osservare l'effetto di ogni alimento sul mio organismo. Ma ciò che vedo in questi giorni va oltre ciò che avevo potuto sperimentare finora e ci sta succedendo perché finalmente siamo stati guidati a lasciarci andare al flusso naturale delle cose. Mi sembra evidentissimo che ci sia un'energia del tutto speciale che circola, speciale sia in quantità che in qualità e mi sembra molto importante valutare con attenzione il nostro cammino e al tempo stesso lasciarci guidare

E in tutto ciò di una cosa sono assolutamente sicuro: pur sapendo che ognuno è libero di far quel che crede e ognuno è responsabile della propria vita, senza alcun giudizio posso dirti che tutti mangiano molto, molto più del necessario. In questi giorni hai visto che in maniera naturale, senza averlo deciso con la testa o con la pancia, hai digiunato; in questi giorni ti è bastato molto meno cibo del normale e ti senti bene: forte, presente, volenterosa e amorevole. Allora dimmi, a che serviva il cibo che mangiavi in più, in precedenza? A nulla, anzi a danneggiarti, ad allontanarti dalla coscienza dell'Uno, impegnata com'eri a digerire di continuo l'eccesso di cibo e portarti dietro peso superfluo.

Come sai, e questo Salva lo ricorda spesso, attualmente ci sono persone sulla terra che non assumono cibo solido. Quando dieci anni fa parlai di questo fatto ad uno dei miei principali maestri di vita macrobiotica, uno dei più importanti insegnanti viventi, mi disse che era impossibile. Amo molto quest'uomo e gli sono tanto grato ma quel momento sancì per sempre la mia indipendenza da lui e la mia crescita individuale. Stavano sorgendo molte nuove idee in me e la consapevolezza che gli alimenti solidi siano solo un optional stava dilagando."

continua in "Da una lettera privata 2"


Enrico D'Errico

egosumanima