27 aprile 2014

DISSOLVERSI NEL NULLA




Quanto al futuro, ascolti: i suoi figli fascisti veleggeranno verso i mondi della Nuova Preistoria.
Io me ne starò là, come colui che siede sulle rive del mare in cui ricomincia la vita.
Solo, o quasi, sul vecchio litorale tra ruderi di antiche civiltà, Ravenna, Ostia o Bombay

– è uguale - con Dei che si scrostano, problemi vecchi - quale la lotta di classe - che si dissolvono...





Seduto sotto un albero a meditare 
mi vedevo immobile danzare con il tempo 
come un filo d'erba 
che si inchina alla brezza di maggio 
o alle sue intemperie. 

Alla rugiada che si posa sui fiori 
quando s'annuncia l'autunno 
assomiglio 
io che devo svanire 
e vorrei 
sospendermi nel nulla 
ridurmi 
e diventare nulla.



26 aprile 2014

La Missione

Il Progetto Multimediale “Io sono un’Anima” prende corpo e si modifica a ritmo costante. La grafica, i contenuti, gli obiettivi diventano obsoleti già mentre vengono portati sul piano fisico. Non tengo solo in considerazione, come prima, le esigenze degli altri ma seguo soprattutto i dettami della mia Missione che si fa più chiara di giorno in giorno. 
Il Condottiero, pur amando tutti gli uomini, pur avendo lo sguardo compassionevole del Cristo, (amore), è lucidamente determinato nel seguire la sua personale Missione, (volontà).  

Quindi egli non può rallentare il proprio cammino per adeguarsi alla velocità altrui ma interviene sul piano della materia col suo ritmo, utilizzando il suo Fuoco, nella certezza che solo questo approccio sia quello vincente per scuotere dal sonno della coscienza coloro che ama e che deve guidare al Risveglio.

Enrico D'Errico

 egosumanima

25 aprile 2014

Raccontandomi

Io e Massimo


In un giorno indimenticabile collocabile nell'ultima decade del secolo scorso, mi trovavo a Giaveno nella casa/studio di Zemaj, un artista piemontese, nostro grande amico.

Mi ero rivolto a lui per ultimare e perfezionare sia i brani del mio primo album Inner Voices I, sia per selezionare i brani da allegare al n° 6 della rivista Antipodi, pubblicata da Salvatore Brizzi.
Quella sarebbe stata l'ultima uscita del memorabile trimestrale: Salva avrebbe cominciato di lì a poco a pubblicare i suoi libri, divenuti attualmente i più venduti in Italia nell'ambito del Risveglio della Coscienza. Ma sia io che lui abbiamo avuto un grande maestro; e fu proprio lui, quel giorno nebbioso, nello studio di Patrizio, a commuoversi fino alle lacrime nell'ascoltare "Clara si esprime", il brano che ho finalmente deciso di offrire al pubblico, inserendolo nel mio ultimo lavoro "L'Uomo che cantava alle foglie del sicomoro". "Questa musica è straordinaria", disse Massimo stimolandomi a rivalutare la scarsa considerazione che avevo della mia musica.
Ora so che aveva ragione: quel che faccio ha molto valore, e ciò lo devo soprattutto a Salvatore e Massimo che hanno creduto in me molto prima che cominciassi a farlo io.


Enrico D'Errico

 egosumanima

Proclama


Cambiare il mondo

Avete rubato il miele dei nostri alveari e ora non c'è n'è più per nessuno, voi compresi.
Ho come la sensazione, netta, precisa, imperscrutabile e incomprensibile  per i vostri occhi ottusi, che avete ancora pochissimo tempo a disposizione per le vostre appropriazioni indebite.
Non avete avuto alcun riguardo per noi, sudditi immeritati e supini del vostro malgoverno; in preda alla vostra ingordigia, privi di ritegno, non avete avuto riguardo nemmeno per i vostri figli e nipoti, costretti a ereditare un mondo malato dove ormai sopravvivere è un obbligo.
Sappiate che, dal Sacro Pianeta che avete calcato coi vostri piedi immondi e avete imbrattato col vomito dei vostri discorsi capziosi,  sarete trattati secondo la Legge del dare e ricevere.

Eppure siete nostri fratelli, 
eppure ancora siete molto amati.

Sappiate che state per essere  privati non solo delle vostre auto blu ma anche di tutto il potere che appartiene a coloro che si meritano di averlo: noi.
Questa terra è la nostra terra e ora c'è la riprendiamo.

Enrico D'Errico
 egosumanima

21 aprile 2014

POLITICA ETICA 2


Cosa c’è di più etico della Vita?
La legge della politica e del sentimento vero e più profondo che risponde solo alle ragioni della Vita.
Da dove sei venuto? Dalla volontà di trascendere il contingente; sì, vieni comunque, perché c'è un posto anche per te se non avrai paura della tua presunta inadeguatezza.
Ce lo ricorda l'Antigone:
«Nacqui a legami d’amore e non d’odio»
(Sofocle – Antigone v. 1347).

What's more ethical life?
The law of politics and the true feeling and deeper that responds only to the reasons of Life.
Where'd you come from? By the desire to transcend the quota; yes, come anyway because there is a place for you if you will not be afraid of your alleged inadequacy.

We are reminded of the Antigone:
"I was born in bonds of love and not of hate"
(Sophocles - Antigone st. 1347).

NOTE, APPUNTI E SUGGERIMENTI DEL GIORNO


  • Quando qualcuno entra nella vostra dimora, chiedetegli di togliersi le scarpe. Se si rifiuta offritegli delle babbucce o dei pedalini puliti; se mostra ancora resistenza non lo fate entrare o riempirà l'aria del suo malcontento.
  • Gli amici che frequentavo quando ero un ragazzo, ad Acqui Terme, a Torino, a Genova e a Sestri Levante, sono quasi tutti o morti (nel senso di deceduti e non di bipedi dormienti), o impiegati in banca, o avvocati o infelicemente sposati.                                                               Io sono ancora qui, vivo, sano e libero.


  • When someone enters your home, ask him to remove his shoes. If he reject it, then offer to him slippers or socks clean; even if it shows you resistance, don't permit him to enter or  will fill the air of his discontent.
  • The friends that I attended when I was a boy, in Acqui Terme or Turin, Genoa and Sestri Levante, they are all dead or (in the sense of the deceased and not of dormant bipeds), or employees in the bank, or lawyers, or unhappily married. I'm still here, alive, healthy and free.

FATEVI AVANTI !

Fatevi avanti, monache e monaci, 
famiglie in carne e sangue d’amore.

Santi, poeti, eroi, navigatori astrali.  
La nuova età di mezzo è già in atto. 
Tocca a voi l’onere e l’onore di traghettarla al poi. 
Ne sarete capaci, di buon grado, 
se l’amerete per quella che è, la vostra età.
  
Il tempo dell’amore a chi lo fa 
e della castità per chi in cuor suo d’altro interesse sa.
 Un giorno dopo l’altro e le notti. Il tempo del lavoro e il tempo di preghiera.  
Sereni, contenti.   
Ora et labora. 

14 aprile 2014

Dal vostro inviato nella capitale

Sto placidamente sorseggiando un orrendo caffè d'orzo, in vetro, come usa qui. Nel frattempo la mia attenzione, che si sta dividendo tra il gusto indescrivibile che ho in bocca, il tintinnio delle tazzine depositate con sgarbo nel lavandino del bar-chiosco proprio di fonte al gasometro, nel quartiere Testaccio, il profumo della mia Camel senza filtro non ancora accesa e le parole inutili che escono dalla bocca dei miei vicini di tavolino - per forza, purtroppo, un attimino, penso che, secondo me, però è un problema (problema è una delle parole più pronunciate su questo bel pianeta!) - mi porta a riflettere anche su una cosa che è da molti giorni che volevo condividere con voi: siamo degli spreconi!
Sono certo che questa "cosiddetta crisi" stia costringendo a riflettere i pochi che riescono a farlo. Finchè c'è abbondanza di cose materiali, nessuno ripeto nessuno, apprezza veramente fin in fondo ciò che ha. Il Padre ha elargito per millenni tutto ciò che serve un essere umano per essere felice; ma quanti l'hanno mai veramente apprezzato? Credo veramente pochissimi.
A questo punto l'esistenza ha, per così dire, chiuso i rubinetti; eppure non c'è nessuno che rifletta veramente su quello che sarebbe necessario fare a questo punto: non solo ridurre gli sprechi ma, soprattutto, studiare la storia dell'umanità, vederne la ciclicità, comprendere che è necessario fare un cambiamento interiore e non correre ai ripari in maniera caotica e inefficace.

Personalmente mi sento perfettamente calato nel pensiero dell'apostolo Paolo, il quale affermava che è possibile sentirsi bene indipendentemente dalle circostanze.

Continua nella seconda parte

Enrico D'Errico
 egosumanima

12 aprile 2014

POLITICA ETICA 1

La "lungimiranza" della sinistra italiana

E' veramente molto divertente osservare con sguardo risvegliato e risvegliante ogni fenomeno che viene plasmato nel mondo dei bipedi. L'ottusità proverbiale che sta manifestando la maggioranza delle persone che fanno politica in Italia ha superato ogni mia aspettativa. Stessa attitudine da decerebrati dimostrano anche coloro che dirigono veramente il paese e cioè gli industriali. Come già vi raccontai in altri articoli precedenti, uno degli uomini più potenti del mercato industriale e finanziario, è l'erede di colui che nel 1944 fece uccidere mio nonno Silvano Tagliagambe, papà di Ornella mia madre e di Giuliana mia zia. Non c'è alcun rancore da parte mia ma ho il dovere e il piacere di dire la verità, sempre. È molto interessante notare che se andiamo a scavare nel passato di coloro che ci hanno governato negli ultimi sessant'anni, molto spesso troviamo scheletri nell'armadio.
A causa poi del predominio e monopolio dell'industria farmaceutica e di quella alimentare, la maggior parte delle persone, come io proclamo da 25 anni, non comprende l'importanza di mangiare cibo di buona qualità e l'importanza di astenersi dall'assumere qualsiasi farmaco di sintesi.

Il 6 aprile mi trovavo a Milano per il congresso del Partito Italia Nuova. Nel pomeriggio il Presidente Armando Siri in una arringa molto ben proporzionata e accurata ha spiegato in termini semplici, chiari e onesti la proposta del pin e cioè le tasse devono essere uguali per tutti: semplicemente al 15%. Non c'è stata molta partecipazione di pubblico e naturalmente testate giornalistiche, reti radiofoniche e televisive (a parte rai 2) hanno disertato un evento epocale così radicale e scomodo.

Ho deciso di seguire questo uomo e sostenerlo perché ritengo che sia uno dei pochi, se non l'unico in questo momento in Italia, a dire qualche cosa di concreto semplice e autentico per uscire dalla crisi che ci attanaglia ormai da decenni. Tutto è orchestrato abilmente affinché l'Italia non possa uscire dalle difficoltà.

Anche i giudici in Italia,  in chiara ed evidente combutta con la classe politica e la classe industriale, hanno dimostrato livello evolutivo pari a quelli del tempo dell'olocenico: limitare il modo in cui è stato limitato in questi anni Silvio Berlusconi, soprattutto nell'ultimo periodo, significa farne un martire. Quando sarà passato questo periodo di menzogna e malafede, e non credo che durerà molto, Berlusconi potrebbe come niente diventare il presidente della Repubblica italiana.
Meditate e riflettete, meditate, riflettete e osservatevi: ve ne prego!

Enrico D'Errico

 egosunanima