12 aprile 2014

POLITICA ETICA 1

La "lungimiranza" della sinistra italiana

E' veramente molto divertente osservare con sguardo risvegliato e risvegliante ogni fenomeno che viene plasmato nel mondo dei bipedi. L'ottusità proverbiale che sta manifestando la maggioranza delle persone che fanno politica in Italia ha superato ogni mia aspettativa. Stessa attitudine da decerebrati dimostrano anche coloro che dirigono veramente il paese e cioè gli industriali. Come già vi raccontai in altri articoli precedenti, uno degli uomini più potenti del mercato industriale e finanziario, è l'erede di colui che nel 1944 fece uccidere mio nonno Silvano Tagliagambe, papà di Ornella mia madre e di Giuliana mia zia. Non c'è alcun rancore da parte mia ma ho il dovere e il piacere di dire la verità, sempre. È molto interessante notare che se andiamo a scavare nel passato di coloro che ci hanno governato negli ultimi sessant'anni, molto spesso troviamo scheletri nell'armadio.
A causa poi del predominio e monopolio dell'industria farmaceutica e di quella alimentare, la maggior parte delle persone, come io proclamo da 25 anni, non comprende l'importanza di mangiare cibo di buona qualità e l'importanza di astenersi dall'assumere qualsiasi farmaco di sintesi.

Il 6 aprile mi trovavo a Milano per il congresso del Partito Italia Nuova. Nel pomeriggio il Presidente Armando Siri in una arringa molto ben proporzionata e accurata ha spiegato in termini semplici, chiari e onesti la proposta del pin e cioè le tasse devono essere uguali per tutti: semplicemente al 15%. Non c'è stata molta partecipazione di pubblico e naturalmente testate giornalistiche, reti radiofoniche e televisive (a parte rai 2) hanno disertato un evento epocale così radicale e scomodo.

Ho deciso di seguire questo uomo e sostenerlo perché ritengo che sia uno dei pochi, se non l'unico in questo momento in Italia, a dire qualche cosa di concreto semplice e autentico per uscire dalla crisi che ci attanaglia ormai da decenni. Tutto è orchestrato abilmente affinché l'Italia non possa uscire dalle difficoltà.

Anche i giudici in Italia,  in chiara ed evidente combutta con la classe politica e la classe industriale, hanno dimostrato livello evolutivo pari a quelli del tempo dell'olocenico: limitare il modo in cui è stato limitato in questi anni Silvio Berlusconi, soprattutto nell'ultimo periodo, significa farne un martire. Quando sarà passato questo periodo di menzogna e malafede, e non credo che durerà molto, Berlusconi potrebbe come niente diventare il presidente della Repubblica italiana.
Meditate e riflettete, meditate, riflettete e osservatevi: ve ne prego!

Enrico D'Errico

 egosunanima