27 aprile 2014

DISSOLVERSI NEL NULLA




Quanto al futuro, ascolti: i suoi figli fascisti veleggeranno verso i mondi della Nuova Preistoria.
Io me ne starò là, come colui che siede sulle rive del mare in cui ricomincia la vita.
Solo, o quasi, sul vecchio litorale tra ruderi di antiche civiltà, Ravenna, Ostia o Bombay

– è uguale - con Dei che si scrostano, problemi vecchi - quale la lotta di classe - che si dissolvono...





Seduto sotto un albero a meditare 
mi vedevo immobile danzare con il tempo 
come un filo d'erba 
che si inchina alla brezza di maggio 
o alle sue intemperie. 

Alla rugiada che si posa sui fiori 
quando s'annuncia l'autunno 
assomiglio 
io che devo svanire 
e vorrei 
sospendermi nel nulla 
ridurmi 
e diventare nulla.