Questo post approfondisce l’argomento dell’analogia ed è la
continuazione di quello pubblicato il 10 agosto su Erode e la strage
degli innocenti.
Io vivo a Roma accanto a una grande arteria che unisce il
centro all’Eur, e c’è traffico per
circa 20 ore al giorno; ma, per quanto riguarda il rumore, l’orario peggiore è
dalle 21 alle 3 perché il traffico diminuisce e così le moto di grossa
cilindrata possono sfrecciare liberamente sui lunghi rettilinei privi di
auto-velox. Il rumore è veramente assordante e questo spesso mi ricorda un
amico che vive in Puglia: stasera ho deciso di parlarvene e per farlo mi
servirò anche di uno stralcio del mio libro, al capitolo 4 della seconda parte.*
L’Analogia
L’analogia è un sistema geniale, semplice e utile per
comprendere cose che possono sembrare incomprensibili.
E’ giunto finalmente il tempo di spazzare la mente da
ignobili condizionamenti. C’è stato insegnato che certe cose non sono alla
nostra portata, che sono segrete, misteriose e insondabili; argomenti per i
quali abbiamo sempre bisogno di una mediazione, di qualcun altro che ci dica
come stanno veramente le cose.
Già, ma come sapere se coloro ai quali ci rivolgiamo
conoscano la verità e inoltre non abbiano interesse a manipolarla?
Essi forse ci dicono: “Non capisci certe cose? Lascia
stare, non sta a te indagare, sono cose di Dio!”.
Bene, questo modo di agire è castrante e fuorviante: nulla
di ciò che esiste è segreto, occultato e incomprensibile. Viviamo infatti in un
tempo speciale in cui è possibile instaurare una connessione diretta, senza
mediazioni, alla Conoscenza.
Possiamo con fiducia e umiltà, chiedendo assistenza a
Colui che sa ogni cosa, conoscere pian piano meraviglie che fino a ora sono
rimaste segrete per il semplice fatto che quasi nessuno si è dato la briga di
cercare di scoprire la verità. Le Sacre Scritture affermano che nel tempo della
fine vengono aperti nuovi rotoli e la Conoscenza diviene abbondante. Molto
tempo fa maestri come Ermete Trismegisto hanno dato indicazioni su come
indagare mediante una legge fondamentale che dice “Come in basso così in alto,
come dentro così fuori”, che è come dire “Conosci te stesso (basso, dentro), e
vedrai che riuscirai anche a capire le cose di Dio (alto, fuori)”.
Ovviamente non accade sempre che di punto in bianco ci s’illumini
e si veda tutto subito.
E' un percorso graduale e progressivo, ma anche intervallato
da improvvisi balzi quantici, e ogni volta che accade ci accorgiamo che prima
non vedevamo niente, che realmente “non abbiamo occhi per vedere” (Marco 8:18).
Ci rendiamo conto che nulla è celato nella creazione se
non a chi vuole restare nell’ignoranza e nel sonno della coscienza. Sono molto
felice di avere scoperto la legge dell’analogia e felice di poterla insegnare.
Vedete, non si tratta di sentirsi onnipotenti,
onniscienti, in opposizione a sentirsi degli esserini insignificanti, dei
bipedi che trascorrono una vita misera tirando a campare, no.
Usciamo da questa visione duale, così “orizzontale” e
grossolanamente del mondo. Con
l’aiuto dei maestri e soprattutto di Gesù Cristo noi possiamo “verticalizzare”
la nostra coscienza e la nostra conoscenza, vedere ogni cosa in unità,
perfezione e bellezza.
Ma facciamo un semplice esempio pratico :
come in basso - le cellule del corpo
così in alto - l’essere umano
Come le mie cellule fanno parte di un corpo unico, pur non
avendone coscienza, anche gli esseri umani fanno parte di un altro corpo non
rendendosene conto.
Quindi per arrivare a comprendere qualcosa d’invisibile ai
miei occhi, ragiono su qualcosa che invece conosco e di cui ho esperienza.
Questo è il PENSIERO ANALOGICO.
Lavorando su di sé e utilizzando leggi come quella
dell’analogia, c’è consentito vedere, con stupore e riconoscenza, come ogni
cosa è compresa in un insieme di un'altra, e così all’infinito.
Un altro esempio di analogia: se è vero che com’è in basso
così è in alto, giacché i regni minerale, vegetale e animale ci servono come cibo,
noi di chi siamo nutrimento? (vedi il post di Salvatore Brizzi)
La risposta è che tutto ciò che esce da noi nutre altre
creature, sia a livello inferiore sia superiore. Quando mangiamo trasformiamo
il cibo in feci e urina che vanno a nutrire il regno animale, vegetale e minerale.
I pensieri diarroici e le emozioni negative nutrono esseri invisibili
grossolani del mondo inferiore. I nostri pensieri armoniosi e le nostre emozioni
di eccellente qualità alimentano esseri invisibili spirituali superiori a noi,
i quali si nutrono solo di cibo delicato e sottile.
E’ facile quindi capire che come esseri umani abbiamo la
grande responsabilità e il
privilegio di decidere riguardo alla qualità dei pensieri e delle emozioni che
produciamo ogni giorno di continuo.
Conoscendo queste cose non possiamo certo più lamentarci
se ci sentiamo depressi e nella nostra casa c’è un clima pesante. Se il pianeta
è così pieno di odio e prevaricazione dipende solo da noi e quindi è
assolutamente prioritario osservare con attenzione ciò che esce dalla nostra
bocca e le emozioni che ci fanno vibrare costantemente.
I rumori: che
fastidio!
Voglio raccontarvi la storia del mio amico Gino ** che vive
nel sud-Italia, in Puglia. Ricordo che quando udii il suo racconto mi sbellicai
dalle risa, ma certo per lui, il periodo trascorso in certe difficoltà deve
essere stato molto duro.
Gino amava molto la tranquillità ma aveva un grosso
problema: nella strada dove viveva, proprio di fronte a casa sua, c’era una
falegnameria. Il rumore delle seghe che tagliavano il legname per molte ore al
giorno, lo disturbava moltissimo. A nulla erano servite le sue lamentele
rivolte sia al titolare della ditta, sia al comune della sua cittadina per
lungo tempo. Alla fine, poiché sembrava non esserci altra soluzione, lui e la
moglie decisero di trasferirsi in un’altra casa, cosa che fecero durante il mese
di agosto.
Potete immaginarvi quanto grande fu il loro sconforto quando, a settembre, si accorsero che sotto il loro appartamento c’era un laboratorio, che in agosto era chiuso per ferie, con macchine che filavano tessuti per molte ore ogni santo giorno generando un frastuono bestiale!
Potete immaginarvi quanto grande fu il loro sconforto quando, a settembre, si accorsero che sotto il loro appartamento c’era un laboratorio, che in agosto era chiuso per ferie, con macchine che filavano tessuti per molte ore ogni santo giorno generando un frastuono bestiale!
Gino era disperato. Poi finalmente venne a conoscenza di
argomenti che cambiarono completamente la sua vita; studiò e applicò su di sé
le leggi che governano la terra e capì che forse i rumori all’esterno altro non
erano che la materializzazione del rumore continuo che aveva nella sua testa:
il brusio incessante dei suoi pensieri diarroici. Imparò a osservarsi e a
praticare la meditazione e pian piano notò che nella misura in cui riusciva a
calmare la mente, il rumore esterno gli dava meno fastidio. Poi quando infine
riuscì a tranquillizzare la mente rallentando grandemente il flusso dei
pensieri comprese realmente di essere lui stesso l’artefice del rumore
all’esterno: il risultato fu addirittura che il laboratorio tessile fu trasferito
da un’altra parte.
Questo interessante racconto fu per me di grande aiuto,
confermandomi ancora una volta la veracità della legge “Come in basso, così in
alto; come dentro, così fuori”, il mondo che è fuori è identico a me, è creato
da me.
Osservatevi ogni giorno e scoprite la veridicità di queste
parole, la verità che potrà rendervi liberi.
Enrico D'Errico
Enrico D'Errico
* “Io sono un’anima” presto disponibile in formato ebook.
** Gino è un nome inventato per proteggere la privacy del
mio amico.