Come molti di voi sanno, è
da parecchi anni che mi dedico al cibo osservando come esso influisca sul mio
comportamento e sulla condizione dei miei corpi.
Ieri, mentre preparavo
cena, ho avuto un’emozione superiore che ha accresciuto la mia consapevolezza di
essere Uno con tutto; poi ho subito pensato che quando cucino per me in realtà
non è solo per me che lo faccio. Non mi riferisco unicamente al fatto che mi
tengo costantemente in contatto con voi mediante le rubriche del mio blog, ad
esempio riportandovi le mie esperienze culinarie nelle “ricette del giorno”;
sto parlando di una sensazione precisa che ho da molto tempo, da quando pratico
la macrobiotica: nelle mie pentole io creo un miracolo alchemico favorendo la
trasmutazione dei miei corpi, e questo ovviamente, visto che io sono unito a
tutto ciò che esiste, produce cambiamenti anche nella gente del pianeta in cui
faccio vivo.
E’ bello, bellissimo
sentirsi parte del tutto e percepire con chiarezza che ogni mia azione ha
effetti non solo su me ma su tutto ciò di cui faccio parte, il pianeta intero.
E se vi parlo tanto di
alimentarvi meglio è perché so bene quanto questo abbia aiutato me a iniziare
un processo di cambiamento che va avanti tutt’ora.
Ora so che quando cucino
il processo alchemico che creo coinvolge anche te che sei qui a leggermi…
Quando vivi nel mondo, in uno stato di coscienza di mondo, sei molto lontano dal Padre e ovviamente, privo della sua guida, hai bisogno di crearti delle sicurezze, ecco che quindi costruisci delle situazioni ripetitive, meccaniche, “routinarie”, che ti facciano sentire più strutturato e stabile.
Quando vivi nel mondo, in uno stato di coscienza di mondo, sei molto lontano dal Padre e ovviamente, privo della sua guida, hai bisogno di crearti delle sicurezze, ecco che quindi costruisci delle situazioni ripetitive, meccaniche, “routinarie”, che ti facciano sentire più strutturato e stabile.
Ecco il tipo di sicurezza
di cui puoi disporre quando vivi una vita di tipo inferiore, una non vita, pura
sopravvivenza.
Ma quando sei nel Regno,
in uno stato di coscienza di Regno, tutto questo scompare e c’è costantemente
un senso di avventurosa imprevedibilità, di impermanenza.
L’unica ragione per cui
vale la pena di vivere è lavorare alacremente ogni giorno per trasformare il
proprio stato di coscienza, il mondo in Regno, la sopravvivenza in Vita.
E’ lo sforzo che fate per
scrollarvi dal sonno della coscienza che dimostrerà da che parte state e se
volete essere annoverati tra le file dei guerrieri che lottano per portare più
luce sul pianeta.
Inoltre è anche
fondamentale non dimentichiate mai che sinché vivrete sulla terra sarete sempre
di qualcuno; le persone del mondo s’illudono di essere libere, di poter fare a
meno della guida di Dio o del controllo di qualcuno: si sbagliano. Qui o sei di
Dio oppure qualcun altro verrà a occupare il posto che spetterebbe a lui. Ma a
proposito di questo c’e ancora una volta un racconto delle Sacre scritture che
può esserci utile e si trova in Luca al capitolo 11, i versetti da 24 a 26:
“Quando uno spirito impuro è uscito da un uomo, passa per luoghi aridi in cerca di un luogo di riposo e, non avendolo trovato, dice: ‘Tornerò alla mia casa dalla quale sono uscito’. E arrivato, la trova spazzata e adorna. Allora se ne va e prende con sé sette altri spiriti più malvagi di lui, ed entrati, vi dimorano; e le condizioni finali di quell’uomo divengono peggiori delle prime”
Anche
Omraam Mikhaël Aïvanhov parla di questo argomento nel passo di una sua conferenza che vi
riporto per intero:
"Fare la volontà di Dio non significa soltanto obbedire a un'autorità superiore, ma significa anche compiere un atto magico. Sì, perché nel momento in cui vi mettete al servizio del Signore, tutto il vostro essere viene occupato, riservato, e rimane chiuso alle altre influenze. Allora, tutte le volontà contrarie che si sforzano di sedurlo per poi servirsene, ne sono impedite: il vostro essere è ingaggiato altrove.C'è chi afferma che non gli importa niente della volontà di Dio e si crede libero, ma si sbaglia: essendo aperto a tutti i venti, ecco che le volontà di una moltitudine di creature visibili o invisibili – esseri umani, ma anche elementali, larve, ecc. – inizia a infiltrarsi in lui per utilizzarlo. Chi non è “occupato” dal Signore può star certo che verrà occupato da altri, e finirà per essere al servizio di tutte le volontà più anarchiche e perverse.
Vi sembra preferibile?"