14 settembre 2013

Come in un film



Roma, 13 settembre ore 18
Bus 30 per la stazione Ostiense
Vi descrivo la scena
Uomo, 45, basette improbabili, abbigliamento casual e….. occhi incollati a una rivista… osservo meglio…..una rivista di modellismo ferroviario.
Forse pensava… “ ‘sto mese nun ja faccio coi sordi ma…er mese prossimo me compro ‘sta stazione e pure ‘st’incrocio con gli scambi….anvedi quanto so’ belli!

Ecco, sapete perché ve ne sto parlando?

Ore 18.47 treno per Fiumicino
Siedo. Di fronte a me…
Donna, italiana, 50, capelli tinti, giacca nera (quella buona) appoggiata con cura sulla gonna, nera
Braccia forti, operaia forse… Torna a casa dal lavoro ma non è stanca.
Mani forti, mani che ferme non sanno stare…
Un filo bianco e un uncinetto, occhiali calati sul naso
Occhi chiari, ancora limpidi, così attenti…occhi incollati al suo lavoro.

“Ma a noi in fondo che ci importa?!?” potreste pensare…..

Beh……è sorprendente per me…..
è che mi sembra tutto un po’…come un film
Sono nel film, dentro al film, e mi calo nella parte come un attore….
Ma percepisco che di quel film sono anche il regista e…non solo…..
sono anche colui che osserva me che recito o che dirigo la macchina da presa…
oh, se solo potessi farvelo vedere e soprattutto sentire come lo sento io!

Ragazza, occhi incollati a un libro, castana, 30
tutta verde, gonna lunga di velluto verde, maglietta a maniche corte verde,
giacchino verde, stivaletti scamosciati verdi,
mi pare verde anche la sua pelle
l’unica cosa non verde è il libro che ha in mano……giallo
giallo non solo perché è di Andrea Camilleri ma proprio perché ha una copertina gialla
Lei è assorta nella lettura ma non abbastanza da non scendere alla fermata giusta…Parco Leonardo

Insomma, il tizio del 30, quello che non vedeva l’ora di tornare a casa dal suo trenino elettrico, la donna con l’uncinetto, la ragazza tutta verde…..
Sono sicuro che fino a qualche tempo fa avrei avuto da dire la mia su ognuno di loro; ad esempio probabilmente mi sarei imbrodato pensando “oh, meno male Enrico che tu sei diverso da queste persone così mediocri!”
Ricordo che c’è una scrittura nella Bibbia che descrive proprio l’orgoglio e la presunzione di un uomo religioso che confrontandosi con altri, prega Dio dicendo “Grazie Signore che io non sono come loro!”
Riguardo all’uomo sul 30 avrei pensato “Ma guarda questo cretino che alla sua età gioca ancora coi trenini!” E in merito alla ragazza tutta verde certamente avrei pensato “Mamma…quant’è brutta….e poi come fa a piacerle Camilleri!?!

Incredibile…adesso invece io li guardavo e provavo così tanta tenerezza, stupore, perfino ammirazione!

E così stasera, come l’amico con le basette improbabili, anche io non vedevo l’ora di tornare a casa, da voi.
Signore, ti prego, dacci occhi per vedere
Signore, ti prego, dacci orecchie per sentire

Ciao

Enrico D’Errico