24 settembre 2013

La nutrizione 2

continua dal post del 11 settembre "La nutrizione 1"





Vi dicevo che bisogna masticare bene gli alimenti, ma la masticazione è soprattutto per il corpo fisico; per il corpo eterico bisogna aggiungere la respirazione.

Come l'aria ravviva la fiamma - sapete bene che bisogna soffiare sul fuoco per rianimarlo - così, fare della respirazione profonda durante il pasto consente una migliore combustione. La digestione è una combustione, così come lo sono la respirazione e il pensiero; soltanto il grado di calore e la purezza dei materiali differiscono da un processo all'altro. Mangiando, dovete dunque fermarvi ogni tanto e respirare profondamente, affinché la combustione permetta al corpo eterico di estrarre dal cibo le particelle più sottili. Poiché il corpo eterico è il conduttore della vitalità, della memoria e della sensibilità, così facendo beneficerete del suo corretto sviluppo. 

Il corpo astrale invece si nutre di sentimenti, di emozioni, quindi di elementi fatti di materia ancora più sottile delle particelle eteriche. Soffermandovi qualche momento sul cibo con amore, preparate il vostro corpo astrale ad estrarne delle particelle più preziose di quelle eteriche. Quando il corpo astrale ha assorbito tali elementi, ha tutte le possibilità di nutrire sentimenti appartenenti a un ordine estremamente elevato: l'amore per il mondo intero, la sensazione di essere felice, in pace e di vivere in armonia con la natura.

Purtroppo gli uomini vanno perdendo sempre più questa sensibilità; non provano più un senso di protezione, di sollecitudine, di amore e di amicizia verso gli oggetti, gli alberi, le montagne e le stelle. Sono inquieti, turbati, e quando si rifugiano nella loro casa, perfino durante il sonno hanno l'impressione di essere minacciati; ma interiormente qualcosa si sgretola, per cui non si sentono più protetti da madre natura, in quanto il loro corpo astrale non ha ricevuto il nutrimento di cui aveva bisogno.
Nutrite il vostro corpo astrale, e proverete delle indescrivibili sensazioni di benessere che vi spingeranno a manifestarvi con generosità e benevolenza. E se avrete dei problemi importanti da risolvere, saprete dimostrarvi di ampie vedute, comprensivi e tolleranti. 

Per nutrire il suo corpo mentale, un Iniziato si concentra sul cibo e chiude anche gli occhi per farlo meglio. Dato che il cibo rappresenta per lui una manifestazione della divinità, si sforza di studiarlo sotto tutti gli aspetti: da dove viene, cosa contiene, quali sono le sue caratteristiche fondamentali e quali entità se ne sono occupate, in quanto una schiera di esseri invisibili* lavora su ogni albero e su ogni pianta. Con lo spirito assorto in tali riflessioni, egli trae dal cibo elementi superiori a quelli del piano astrale, e da questi elementi gli derivano una chiarezza e una profonda visione della vita e del mondo. Dopo un pasto preso in simili condizioni, egli si alza da tavola con una comprensione così luminosa, tanto da renderlo capace di intraprendere le più grandi opere del pensiero.

La maggior parte della gente crede che sia sufficiente leggere, studiare e riflettere per sviluppare le capacità intellettuali. No, lo studio e la riflessione sono attività indispensabili ma non sufficienti; durante i pasti, anche il corpo mentale deve essere alimentato per acquistare resistenza a sforzi prolungati.

Bisogna comprendere bene che il corpo astrale e il corpo mentale sono il supporto l'uno del sentimento e l'altro del pensiero; essi hanno quindi bisogno di ricevere un nutrimento appropriato, affinché l'uomo possa svolgere il proprio compito sul piano affettivo e intellettuale.

Oltre ai tre corpi - eterico, astrale e mentale - l'uomo possiede altri corpi di un'essenza ancora più spirituale: il corpo causale, il buddhico e l'atmico, sedi della ragione, dell'anima, e dello spirito, che pure vanno nutriti. Li nutrirete lasciandovi penetrare da un sentimento di riconoscenza verso il Creatore. Questo sentimento di riconoscenza, che gli uomini vanno trascurando sempre più, vi aprirà le porte celesti attraverso le quali riceverete le più grandi benedizioni. In quel momento tutto si schiuderà davanti a voi e così vedrete, sentirete, vivrete! 
La riconoscenza è capace di trasformare la materia grossolana in luce e in gioia, ma bisogna imparare a utilizzarla.

Se saprete come alimentare i vostri tre corpi superiori, le particelle sottili che assorbirete in questo modo andranno a distribuirsi nel cervello, nel plesso solare, in tutti gli organi. Comincerete a rendervi conto di avere altre esigenze e di essere capaci di assaporare altre gioie di natura superiore, e vi si apriranno possibilità sempre maggiori.

Quando avete terminato il vostro pasto, non alzatevi da tavola immediatamente per andare a lavorare o discutere. Ma non va bene nemmeno andare a sdraiarsi. Se vi coricate per riposare, - si fa per dire - in realtà non vi riposerete affatto, ma vi appesantirete soltanto, e il vostro organismo diventerà pigro. Appena finito di mangiare, rimanete calmi un momento, facendo qualche respirazione profonda che consentirà una migliore distribuzione delle energie nell'organismo; vi sentirete così estremamente disponibili per riprendere ogni tipo di attività.

Non è sufficiente iniziare bene il pasto; bisogna anche terminarlo nel miglior modo possibile, per dare un buon avvio ai diversi lavori che vi attendono. Non dimenticate mai che ogni attività ha un inizio e che il momento essenziale è proprio l'inizio.

* vedi il libro di Geoffrey Hodson "Il regno degli dei"

continua nel post "La nutrizione 3"
Questi post sono tratti dal libro "Lo yoga della nutrizione" di Omraam Mikhael Aivanhov