21 novembre 2013

Essere integro

Gesù disse, "In due si adageranno su un divano; uno morirà, l'altro vivrà." Disse Salomè, "Chi sei tu signore? Sei salito sul mio divano e hai mangiato dalla mia tavola come se qualcuno ti avesse inviato." Gesù le disse, "Sono quello che viene da ciò che è integro. Mi sono state donate delle cose di mio Padre." "Sono tua discepola." "Per questa ragione io ti dico, se uno è integro verrà colmato di luce, ma se è diviso, sarà riempito di oscurità."
Queste sono le parole che Tommaso ha scritto nel suo vangelo.

 Gesù viene direttamente dal Padre, dall'Uno, rappresenta la completezza e l'unità. E' in possesso di doni datigli dal Padre e da lui è stato direttamente inviato per compiere una missione che è ora al suo culmine.
 Anche noi, come Salomè, affermando di essere suoi discepoli, possiamo dimostrare prontezza nell'applicarci al lavoro su noi stessi e nel servire i propositi del Regno.
 Essere integri significa impegnarsi ogni giorno per diventare Uno con tutto, sfuggire la menzogna e il mondo dell'illusione. Sottrarsi alla tirannia del tempo e al chiacchiericcio insistente e ossessionante della mente.
 Come ho detto più volte nei miei articoli, il pianeta attualmente è sottoposto a un'energia particolare che tende sia a sostenere coloro che fanno un lavoro su di sé e sia a far addormentare sempre più coloro che sono identificati col corpo e vivono solo in uno stato di coscienza di "mondo". Mi sembra questo uno degli aspetti che si possono evincere dalle parole del vangelo di Tommaso ma anche dal quelle di Matteo:
"Poiché a chiunque ha sarà dato dell’altro e sarà nell’abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha".
Integrità è essere focalizzati ogni giorno, per tutto il giorno, su un solo obiettivo, un pensiero centrale come dice il maestro Omraam Mikhaël Aïvanhov:

"Imparate a nutrire in voi un pensiero centrale, come un nucleo, come un focolaio attorno al quale verrà a organizzarsi tutto il resto. Attorno a questo nucleo potranno formarsi vari cerchi, ma al centro deve esserci un unico pensiero. È a questa condizione che darete significato e coerenza alla vostra vita. Non è proibito avere la mente piena di idee e di progetti, ma si può costruire qualcosa di solido partendo unicamente da un punto centrale. Pochi uomini e donne si alzano al mattino con un’idea fondamentale che guiderà la loro attività e il loro comportamento durante tutta la giornata. Sin dal risveglio, i più si agitano in tutti i sensi; escono di casa, rientrano, e la sera si coricano esausti, per poi ricominciare l’indomani: avranno forse altri pensieri, ma altrettanto disordinati. Decidano finalmente di essere abitati e guidati da un’idea, e allora altre forze si risveglieranno – forze che essi nemmeno conoscono e che pure sono presenti nel loro subconscio e nelle cellule del loro corpo – sostenendoli nei loro sforzi, così che si sentiranno illuminati, aiutati e guidati. L’idea che dovete porre al centro della vostra vita può tradursi con una sola parola: luce." 
Enrico D'Errico