Sapete perché la pensate così? Perché siete quasi tutti assuefatti a questa droga così comunemente accettata, lo zucchero: il nostro nemico più dolce.
Se volete saperne di più vi riporto uno stralcio dal mio libro "Io sono un'anima".
"Prima che fosse introdotto nell’alimentazione dell’uomo moderno, lo
zucchero era venduto solo nelle farmacie e usato come medicina o come sostanza
voluttuaria. Gli arabi erano avvezzi a sniffarlo per procurarsi allucinazioni.
Ora è diventato di uso comune nell’alimentazione quotidiana; oltre ad usarlo
per dolcificare bevande varie, esso è largamente utilizzato dall’industria
conserviera, dai panifici e in molti altri alimenti.
Si sentono spesso frasi come "lo zucchero fa bene al
cervello", "lo zucchero è pieno di vita". Tali affermazioni sono
soltanto slogan pubblicitari e non hanno alla base una corretta conoscenza
sulla composizione dello zucchero e del suo effetto sul fisico e sulla mente.
Vediamo quindi com’è prodotto e cosa succede quando lo mangiamo.
Lo zucchero bianco viene estratto dalla canna da zucchero e dalla
barbabietola ma durante il processo di lavorazione è privato della maggioranza
delle sostanze di cui è composto, al punto che esso non può più essere
considerato un alimento ma una caloria pura. Il nostro sistema digerente è
organizzato per lavorare su alimenti integrali, così come esistono in natura.
Quando mangiamo zucchero, lo stomaco e l’intestino si trovano realmente in
grave difficoltà nel riconoscere ed elaborare un alimento così fortemente
raffinato. Ad esempio, la canna da zucchero contiene una buona percentuale di
calcio che è totalmente scartato dalla raffinazione; ma per digerire, quel
calcio è necessario, e quindi esso è sottratto all’organismo. Prima viene
recuperato da parti meno vitali, come i denti, ma poi, quando il consumo di
zucchero è costante e ingente, il calcio è sottratto alle ossa. Questo spiega
come mai la decalcificazione e l’osteoporosi siano problemi così diffusi in
tante persone. Lo zucchero raffinato è certamente il peggior ladro di minerali
ma analoghe difficoltà s’incontrano quando consumiamo zucchero integrale che
spesso è quello bianco semplicemente ricolorato con la stessa melassa estratta
durante il processo di lavorazione.
Per quanto riguarda l’apporto nutrizionale ed energetico, leggo, "non esiste alcuna necessità
fisiologica di zucchero; ogni fabbisogno alimentare nell'uomo può essere
soddisfatto pienamente senza dover ricorrere al cucchiaio di zucchero, bianco,
scuro o grezzo, sia sotto forma di cibo sia di bevanda". *
Tutti sanno che abbiamo bisogno di zucchero per avere energia; ma,
siccome l’industria dello zucchero è un business estremamente redditizio, non
ci viene detto che il modo più semplice e naturale per assumere zucchero è
quello di ricavarlo dai cereali integrali o dagli alimenti derivati da essi
come il pane e la pasta. Questo tipo di zucchero entra in circolo più
lentamente e non causa problemi di metabolizzazione, mentre quello raffinato, già bello e pronto,
costituisce un’aggressione notevole soprattutto per il nostro pancreas. Esso metterà repentinamente in circolo sostanze
per tentare di gestire l’improvviso apporto glicemico, col risultato che presto
ci sarà un nuovo bisogno di assumere zucchero a causa del sopravvenuto stato
d’ipoglicemia. Col passare del tempo questo processo "altalena"
indebolisce sempre più la nostra personale capacità di gestire gli zuccheri e
ciò conduce facilmente a stati cronici di debolezza o al diabete che è una
delle patologie moderne più diffuse.
( *John Yudkin: dal libro “Puro, bianco ma nocivo”)
Parlando della dipendenza e dell'effetto che lo zucchero produce sulla
mente, bisogna dire che solo chi non lo consuma da molto tempo può osservare su
di sé le differenze rispetto a quando ne faceva uso. Una persona sana, appena
si sveglia al mattino con la luce del sole, dovrebbe tirarsi su dal letto come
un grillo, desiderosa di cominciare una nuova giornata di avventurosa attività.
Chi consuma zucchero ha invece bisogno di molto tempo, forse un'ora o due,
prima di sentirsi lucido, e ovviamente non può ottenere questo risultato senza
la consueta tazza di caffè o tè dolcificata con zucchero.
Naturalmente, dopo appena un paio d'ore, sentirà un calo di energia
fisica e lucidità mentale; siccome il pranzo è ancora lontano non potrà fare a
meno di mangiare uno snack dolce o di bere un'altra tazza di una bevanda
stimolante accompagnata magari da una bella brioche. Riuscite a notare in ciò
che può sembrare a chiunque un modo di condurre la giornata e di alimentarsi
del tutto normale, la modalità della dipendenza? Naturalmente a nessuno piace
che qualcuno gli dica che è un drogato ed è personalmente difficile rendersene
conto e ammetterlo. Se, quando incontrate per strada un tossico-dipendente che
vi chiede del denaro, vi rifiutate di aiutarlo perché sapete che lo userà per
drogarsi, immancabilmente egli vi risponderà che non è vero che fa uso di
droghe, e che quei soldi gli servono per comprarsi da mangiare, o acquistare il
biglietto del treno per tornare a casa poiché ha perduto il portafogli o altre
panzane simili.
Certo, forse non vi piace sentirvi paragonare a degli eroinomani, ma
provate a smettere di punto in bianco il consumo dello zucchero e poi vedrete
come vi sentirete: vi assicuro che non penserete ad altro che a riprendere
quella sostanza magica e dolce per tirarvi un po' su.
Lo zucchero vi sposta drasticamente dal vostro centro e vi tiene
costantemente in uno stato di coscienza fintamente positivo e come inebetito.
Il suo uso è particolarmente pericoloso adesso, periodo di grandi cambiamenti
planetari che necessitano tutta la nostra capacità d’osservazione.
La maggior parte delle persone non stanno facendo nulla per adeguarsi
al cambiamento vibrazionale e, senza rendersene conto, opponendosi a esso,
provocano in loro stessi grande attrito. Cosa c’è dietro all’aumento
vertiginoso delle malattie nervose? Come mai la gente si suicida così facilmente in caserma, a scuola per un
brutto voto o perché ti lascia il fidanzato, o perché ha perduto il lavoro o gli
riducono il salario? Come mai tanti uomini uccidono i propri familiari e poi si
ammazzano? Come mai tanti figli uccidono i propri genitori?
Le pressioni delle circostanze familiari o di lavoro sono forti ma,
vissute in questo particolare momento energetico planetario, sono insopportabili;
vi ripeto, è come se il cervello fondesse. Il nostro cervello è in effetti
paragonabile ad un trasformatore elettrico che riceve le elevate energie
planetarie e le adatta al corpo.
Questo nostro “trasformatore elettrico interno” ci permette di mitigare
gli effetti di un’energia troppo intensa, ma esso è tarato su una certa
potenza; in caso l’energia elettrica che arriva sia eccessiva il trasformatore
si fonde.
Questo è il problema cui è sottoposta l’umanità in
questo momento. I Maestri di tutti i tempi, primo fra tutti Gesù Cristo, ci
invitano a elevare il nostro stato di coscienza, a cambiare il voltaggio del
nostro trasformatore per renderlo idoneo a sopportare e gestire l’energia che
sta irradiando sul pianeta. Questo nuovo salto di corrente genera cambiamenti
enormi che sono in grado di attraversare indenni solo coloro che seguono le
istruzioni del creatore del nostro corpo, trasformatore compreso. Le persone
stanno impazzendo ovunque sul pianeta e nessuno ne comprende la vera ragione:
la verità è che il loro cervello si sta fondendo.
I quotidiani e le televisioni, minimizzano ciò che
dovrebbe essere fatto conoscere ed enfatizzano le cose meno importanti ma che
possano confondere le idee.
Un fattore che può contribuire molto ad adattarci ai cambiamenti
energetici planetari è sicuramente cambiare alimentazione, infatti anche il
cibo modifica radicalmente la composizione chimica ed energetica del corpo.
Mangiare in modo naturale può veramente cambiare la nostra vita, la
nostra percezione della realtà, il nostro sguardo sulle cose. Sino a che non
sviluppiamo la coscienza, la consapevolezza, siamo solo identificati con il
nostro corpo, il lavoro e la famiglia; così si vive in maniera meccanica,
ripetitiva e si percepisce costantemente un senso di precarietà: questa non è
Vita ma sopravvivenza.
Viviamo in una trappola: possiamo anche renderla dorata ma sarà sempre
una prigione. Tutti viviamo come in una sorta di bozzolo letargico.
Cosa possiamo fare dunque? Come possiamo ampliare la nostra
consapevolezza?
Un modo è cominciare a mangiare meglio: io l’ho sperimentato e ora lo
voglio condividere con gli altri. Mangiar bene provoca un cambiamento
fisiologico e una sorta di trasmutazione alchemica: le nostre cellule a poco a
poco si purificano rilasciando i materiali più grossolani; cominciamo così ad
acquisire una diversa apertura di coscienza e ci rendiamo conto che non siamo
solo il corpo di cui ci serviamo.
Due raccomandazioni importanti voglio darvi: astenetevi con impegno
dallo zucchero raffinato e dai cibi che lo contengono e cercate di
migliorare la vostra masticazione, ricordandovi che la ptialina, la
sostanza che trasforma gli zuccheri del cibo in qualcosa di fruibile per
l’organismo, si trova solo nella saliva; più mastichiamo e più disporremo di
energia senza le controindicazioni dell'assunzione dello zucchero bianco".
"Un bel giorno, tanto tempo fa... *
Continua in "Il mal di zucchero: la storia segreta del nostro nemico più dolce 2)"
* W. Dufty: Sugar blues-Il mal di zucchero. Macroedizioni
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