15 dicembre 2013

Una perla di grande valore



76. Gesù disse, "Il regno del Padre è come un mercante che ricevette un carico di mercanzia e vi trovò una perla. Il mercante fu accorto; vendette la mercanzia e si tenne solo la perla. Così anche voi, cercate il tesoro che è eterno, che resta, dove nessuna tarma viene a rodere e nessun verme guasta." 
Vangelo di Tommaso 

Bisogna essere accorti. Ci sono molte cose da vendere, di cui disfarsi per potersi dedicare alla cura della perla di grande valore. L'enorme carico dei sensi di colpa, l'inutile bagaglio del rancore, il fardello della gelosia, il peso dell'invidia, tutti i beni del mondo che ci impediscono di accorgerci della perla già in nostro possesso.
In mezzo alla mercanzia una sola cosa è veramente preziosa ed eterna e ci può porre in una condizione in cui niente e nessuno potrà più turbarci o infastidirci.
Nel mondo tarme e vermi rodono e guastano. il nostro umore è mutevole e l'equilibrio psico-fisico sempre precario, mille cose ci possono infastidire e far entrare i corpi in fibrillazione. Il pensiero diarroico è come una radio sempre accesa, sintonizzata contemporaneamente su diverse stazioni. Il senso illusorio del tempo è una trappola mortale che ci inchioda alla memoria triste del passato e al pensiero ansioso del futuro.
Quando trovi la perla del Regno te ne prendi cura e ringrazi il Padre per quel dono di immenso valore: vivi ancora nel mondo ma non sei più del mondo; sei come un turista galattico, senza tempo, con un lasciapassare che ti consente di andare ovunque senza pericolo alcuno e senza sentirti mai stanco, ma anzi fiero e orgoglioso di essere ambasciatore di Pace in missione speciale.


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Anche il vangelo di Matteo parla del concetto di accumulare tesori in cielo: 

"Smettete di accumularvi tesori sulla terra, dove i vermi e la ruggine consumano, e dove i ladri sfondano e rubano. Piuttosto, accumulatevi tesori in cielo, dove né i vermi né la ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano né rubano. Poiché dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore."
questa è l'illuminante interpretazione di un maestro che ha molto spazio sul mio blog, Omraam Mikhael Aivanhov: "In duemila anni, questa parabola non è mai stata interpretata correttamente poiché non si è compreso che i ladri, i vermi e la ruggine rappresentano i pericoli che minacciano l'uomo nelle sue tre facoltà essenziali: l'intelletto, il cuore e la volontà. Studiamo dunque che cosa sono la ruggine, i vermi e i ladri. La ruggine è nota soprattutto perché attacca i metalli sui quali si deposita. Tutti gli oggetti metallici che vengono utilizzati di frequente per il lavoro sono brillanti, mentre quelli che si lasciano inutilizzati arrugginiscono. Anche nel linguaggio corrente, ad esempio, si sente dire a un musicista che le sue dita sono arrugginite perché non si è esercitato da molto tempo. In qualsiasi campo, tutti coloro che non hanno volontà e non desiderano fare degli sforzi si stanno arrugginendo.
I vermi sono bestiole che attaccano i vegetali. Compaiono e si moltiplicano nell'umidità, mentre la siccità li uccide. Dato che il regno animale corrisponde al piano astrale, al campo del cuore, i vermi sono quindi i sentimenti impuri (l'odio, la gelosia, l'egoismo, la critica, il desiderio di vendetta) che rodono il cuore dell'uomo e gli impediscono di produrre frutti succulenti. Solo il calore dell'amore divino può uccidere quei vermi nel cuore dell'uomo.
Quanto ai ladri, i quali approfittano dell'oscurità per non essere visti e mettere a segno i loro colpi, sono il simbolo dei pericoli che minacciano l'intelletto quando questo ha perduto la luce. Nel momento in cui l'uomo ha perduto la luce, i ladri, ossia le idee bizzarre, i dubbi e le inquietudini s'introducono in lui e lo lasciano impoverito, debole, e possono persino condurlo alla follia. Quante persone sono in ospedali psichiatrici per aver spento la luce nella propria mente! A causa dell'oscurità sono venuti i ladri. Se dunque volete proteggervi dai ladri, accendete la luce.


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8. E disse, "L'uomo è come un pescatore saggio che gettò la rete in mare e la ritirò piena di piccoli pesci. Tra quelli il pescatore saggio scoprì un ottimo pesce grosso. Rigettò tutti gli altri pesci in mare, e poté scegliere il pesce grosso con facilità. Chiunque qui abbia due buone orecchie ascolti!" 
Vangelo di Tommaso 

Nel mondo è necessario essere sia mercanti accorti che pescatori saggi e discernere, nell'enorme mare che ci circonda, le cose che hanno vero valore e che ci permettono di accedere ad un piano di coscienza superiore dove scopriamo che tutto è bellezza e che siamo gli artefici stessi delle cose che riceviamo.

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Lo confesso; generalmente al termine della giornata sono felice e soddisfatto del lavoro svolto per sostenere l'avvento del Regno di Dio; ma talvolta, stufo di vivere in un mondo tanto finto, chiedo addirittura al Padre se non fosse possibile tornare a Casa prima della data pattuita.


Oggi ancora una volta mi sono reso conto di quanto le persone aborriscano la Verità; da un lato sembrano anelare ad essa, ma dall'altro ne hanno paura perché rischia di far crollare il loro mondo di pseudo-certezze.

Avete mai fatto caso a come cambia l'espressione della gente quando pensa di non essere osservata? Poi, appena si sentono sotto lo sguardo del prossimo, in un attimo resettano sul volto i sentimenti che il mondo si aspetta da loro e indossano la maschera più adatta per l'occasione.  


Ogni persona recita costantemente per nascondere la verità a se stessa e agli altri; e per questa finzione vengono impiegate tante energie.





109. Gesù disse, "Il regno del Padre è come una persona che aveva un tesoro nascosto nel suo campo ma non lo sapeva. E quando morì lo lasciò a suo figlio. Il figlio non ne sapeva nulla neanche lui. Diventò proprietario del campo e lo vendette. L'acquirente andò ad arare, scoprì il tesoro, e cominciò a prestare denaro a interesse a chi gli pareva."

Vangelo di Tommaso                                                                                                                   


Generazione dopo generazione nessuno è consapevole del prezioso tesoro custodito al suo interno. Nessuno fa mai un lavoro su di sé per scoprire davvero chi è e il valore che ha. Ma i pochi che riescono a trovare il tesoro comprendono di dover impiegare i propri talenti al servizio del prossimo;
quel tesoro è la verità che rende liberi chi lo trova e altri che vengono in contatto di essa attraverso questo servizio.
Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi.
(Giovanni 8:32)

Cos'è verità?

Se la conosci non puoi più evitarla.

E' qualcosa che contagia il cuore della gente: esso cominci ad infiammarsi...e arde, arde sempre più, in una fiamma inestinguibile.


Sono fiero di aver fatto la sua conoscenza e ho deciso di servirla e onorarla, ma talvolta sembra un gravoso fardello parlare della verità a coloro che mentono sempre e da sempre, a coloro che non conoscono e non vogliono conoscere.

Diffondere nuovi paradigmi illuminanti in una società che vuole restare nell'ombra è decisamente impegnativo e pericoloso.

George Orwell disse:
"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario" e "Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire"


Il mondo è creato da ogni essere vivente e ognuno è responsabile di tutto ciò che sperimenta......


Ma, come dire ad una donna stuprata che lei è responsabile dell'accaduto quanto il suo stupratore?

Come spiegare a mia zia, figlia di un uomo ammazzato come un cane in un bosco del Piemonte, che Silvano, suo padre, mio nonno, ha costruito con cura meticolosa ogni particolare della sua vita e della sua morte?

Il solo modo possibile è supplicare il Padre di vivere nell'Adesso, almeno per il tempo necessario a dire la verità quando ci venga richiesto. 
Inoltre nelle Sacre Scritture Dio dice ai suoi devoti di non preoccuparsi di ciò che diranno al momento in cui si chiederà loro conto della verità perché lui stesso metterà le parole giuste nella loro bocca.

Che il Padre possa sempre dare la forza di dire la verità a coloro che chiedono di poterlo fare e che tutti possano essere santificati per mezzo di essa!

Santificali per mezzo della verità, la tua parola è verità           (Giovanni 17:17)

Enrico D'Errico