6 gennaio 2020

IL PIU’ BEL GIORNO DELLA MIA VITA



Ho avuto una vita davvero avventurosa e piena di significato; ho vissuto per molti anni in campagna, ho avuto cavalli e ho avuto molte soddisfazioni, soprattutto nel campo della musica, dove suonare dal vivo mi ha sempre riempito di gioia. Ho studiato la macrobiotica che ho insegnato per oltre trent’anni; ciò mi ha permesso di migliorare le mie condizioni di salute e conoscere tante persone meravigliose da cui ho imparato moltissime cose. Dopo l’alimentazione naturale ho cominciato a frequentare vari ambienti nell’ambito del risveglio della coscienza, dove ho potuto studiare con Massimo Bianchi, Salvatore Brizzi, Alejandro Jodorowsky e tanti altri. Poi ho cominciato io stesso a tenere corsi di risveglio ed anche questa è stata un’esperienza meravigliosa; un’altra decisione cruciale è stata quella di aprire il mio blog nel 2013; esso mi permette di scrivere ogni giorno e tenermi in contatto con le persone.

Quante cose avrei da raccontare ma voglio narrarvi del periodo in cui aprii il mio centro culturale nel centro di Genova. Finalmente avevo un posto dove tenere lezioni di cucina, corsi di risveglio della coscienza e seminari di canto interiore. Venivano insegnate e praticate altre discipline come la danza classica e moderna, il canto armonico, il tai chi, la biodanza e fu davvero un periodo bellissimo.

Inoltre ora vivevo con una donna bellissima e sua figlia; mi sentivo al settimo cielo perché aspettavamo un figlio e così si stava per concretizzare quel che avevo desiderato per oltre trent’anni: avere una famiglia.
Una notte, durante i primi mesi della gravidanza, l’anima della creatura che stava crescendo nel ventre di Andrea venne a farci visita manifestandosi con una luce intensa e dorata che illuminò l’intera stanza dove stavamo per addormentarci: fu meraviglioso!
In un’altra circostanza lei ritornò in sogno da Andrea e le disse: “Sono una femmina e mi chiamo Clara!”. Questo fatto ci stupì parecchio perché la forma della pancia di mia moglie - non avevamo eseguito alcun esame per conoscere il sesso del nascituro -  sembrava rivelare la presenza di un maschio. Invece quella creatura non solo aveva affermato con forza di essere una femmina ma addirittura ci disse come avremmo dovuto chiamarla! Incredibile!
Insomma, dopo alcuni mesi, Clara venne alla luce in modo naturale nell’acqua di una vasca speciale appositamente predisposta in una clinica a Genova; ebbene, quello fu il più bel giorno della mia vita!

In seguito, alla bambina fu diagnosticata la leucemia e, alla fine di un penoso periodo in ospedale – la cura convenzionale nel nostro paese è obbligatoria – fu trovato un donatore di midollo spinale con una certa compatibilità con quello di Clara. A questo punto però, non potendosi più assumere alcuna responsabilità, l’ospedale lasciò decidere a noi se eseguire l’intervento o meno.
Noi avevamo vissuto due mesi nel reparto dove c’erano molti bambini trapiantati; le sofferenze a cui si sottoponevano erano indicibili e molti di loro morivano. Le probabilità che Clara sopravvivesse erano scarse ma le sofferenze sarebbero state sicure. Io decisi di riportare a casa nostra figlia.
Quando comunicai la mia decisione ai medici, Valerie, la figlia di Andrea, mi disse che era davvero fiera di me! Ecco, anche questo fu il giorno più bello della mia vita!

Ora vi racconterò di un altro periodo bellissimo: quello in cui acquistai una barca a vela.
Già, ma se la possiedi devi anche saperla condurre in mare…… Così, io che per natura sono contrario a farmi insegnare le cose da qualcun altro, una sera mi armai di coraggio e decisi di uscire in mare, da solo. Dovete sapere che in estate, in Liguria, durante il giorno, in genere, c’è bonaccia e cioè il vento è molto scarso, insufficiente a far gonfiare le vele; ma di sera invece il vento comincia ad arrivare e se vuoi davvero imparare ad andare a vela non hai altra scelta.
Così, al tramonto del sole, quando tutte le altre barche stavano rientrando in porto io, emozionato, felice e impaurito, appena fuori dal canale di uscita delimitato dai fari rosso e verde, spensi il motore, issai le vele, prima una e poi l’altra e….aaaah, che meraviglia! Nessun rumore, solo il suono dell’acqua del mare solcato dalla chiglia della barca! Fantastico! Ad un certo punto il vento crebbe e si crearono folate che giungevano a 15/20 nodi; per un velista esperto sarebbe stata una situazione normale ma per me, che ero solo un principiante, non fu facile governare la barca e soprattutto i miei corpi impregnati di paura! Sapete, non avete idea di quanto una notte scura senza luna e un mare altrettanto scuro possano influenzare un corpo emotivo sensibile! Ebbene, le cose andarono comunque al meglio e, dopo alcune ore, rientrai in tutta sicurezza nel porto dove, con orgoglio, ormeggiai la barca. Si, assolutamente, quello fu il più bel giorno della mia vita!

Ma veniamo all’ultimo recente episodio di cui voglio narrarvi: la pubblicazione del mio primo libro.
Erano anni ormai che avevo praticamente finito di scriverlo; avevo corretto la bozza innumerevoli volte ma non ero ancora stato capace di contattare un editore per proporre il mio lavoro. Poi, un giorno, dopo aver letto il manoscritto per l’ennesima volta ed essere stato stimolato dalla mia compagna, mi proposi con determinazione di trovare un editore. Scrissi ad almeno un centinaio di case editrici; la maggioranza non mi rispose affatto, alcune rifiutarono l’opera ed un bel giorno, finalmente, l’editore Fontana – che io amo definire il mio mecenate – accettò di pubblicare il mio lavoro. 
Certo anche quello fu il più bel giorno della mia vita!

Vi ho raccontato di quando nacque mia figlia Clara, o quando Valerie, la figlia di mia moglie, mi disse che era fiera di me; vi ho anche narrato della mia prima volta in barca a vela o di quando un editore accettò di pubblicare il mio libro e ogni volta vi ho detto che quello è stato il più bel giorno della mia vita, ma vi ho mentito perché in realtà, il giorno più bello è stato quello che ho appena vissuto oggi e, credetemi, ora so con certezza che il più bel giorno sarà domani!

A questo punto l’insegnamento mi sembra chiaro: devi raggiungere uno stato di coscienza che ti consenta di smettere di ragionare in modo duale, considerando giusta una cosa e sbagliata un’altra, gioioso un giorno e triste un altro. Affinché l’esistenza possa donarti ciò che è meglio per te, devi lasciarla fluire liberamente, lasciarla scorrere senza mai fare obiezioni, affidandoti completamente. Solo così ogni giorno sarà il migliore della tua vita.