20 gennaio 2020

QUANDO MANGI STAI GUSTANDO DIO!




Chi sono? Ve lo devo confessare: fino a pochi anni fa, non lo sapevo neanche io.
Bella questa vita che mi ha insegnato a capire chi sono! 
Io sono una piccola scintilla di Dio stesso che si è incarnato per avere conoscenza di sé. E quale migliore esperienza posso fare su questo bel pianeta, se non agire sapendo che è Dio stesso che fa le cose mediante me?

Uno dei maggiori piaceri che ci sono stati donati e quello del cibo; ma ciò può essere vissuto a due livelli diversi. Posso mangiare solo per saziarmi, per avere forza fisica, per soddisfare la mia gola, oppure posso mangiare spiritualizzando il mio pasto, sin dalla sua preparazione, pensando che sto in realtà gustando Dio.
Si, lui è nella zuppa che bolle lenta nella mia pignatta, lui è nel miglio che cuocendo emana il suo delizioso profumo di miele; Dio è nei legumi e nelle verdure che ogni giorno decorano il mio piatto e, quando mangio, raccogliendo ogni mia piccola parte dispersa, posso cercare il Padre ad ogni boccone, sapendo che lui stesso ha stabilito e amministrato le leggi che governano la crescita dei vegetali e di ogni altro alimento di cui scelgo di cibarmi ogni giorno.

Quanto è generoso il Padre! Ma vi siete mai domandati perché possiamo gustare il cibo? In verità provare piacere quando ci nutriamo non è assolutamente indispensabile alla nostra sopravvivenza! Possiamo gustare il cibo e goderne perché Dio è generoso e amorevole, e ciò dovrebbe riempirci di un sentimento profondo di gratitudine. 

Come suggeriscono molti iniziati, possiamo davvero considerare il momento del pasto, come una preziosa opportunità per connetterci col divino e permettergli sempre meglio di soggiornare in noi.

Quindi, concludendo, sia la vostra cucina un luogo sacro in cui alchemizzare gli alimenti e sia il vostro desco il luogo in cui gustate con gioia Dio stesso!