16 dicembre 2019

I NEMICI DELL'UOMO

....continua dal post 
DISTOGLIERCI DA NOI STESSI
https://enricoderrico.blogspot.com/2019/12/distoglierci-da-noi-stessi.html

Mi ricollego al post sopralinkato dove affermavo:
"Distoglierci da noi stessi: questo è il principale obiettivo delle forze che si nutrono delle nostre vite. Esse si impegnano con costanza e massima focalizzazione nel distrarci, allontanarci dal nostro piano di volo."

Questo articolo è scritto soprattutto per coloro che hanno una famiglia dove regna ostilità e opposizione; credo non esista un campo in cui le forze dell'ombra si impegnino con maggiore determinazione ed efficacia. E non c'è da stupirsene, infatti la scrittura di Matteo 10:36 dice: 
"In realtà, i nemici dell'uomo saranno quelli della sua propria casa."
So che è molto doloroso essere perseguitati, soprattutto se ad ostacolarci e denigrarci sono principalmente persone della nostra famiglia, persone per le quali abbiamo affetto e con cui abbiamo rapporti quotidiani.
Ho avuto questo genere di difficoltà sin da ragazzo, quando cominciai a manifestare i primi aneliti al divino. Allora provavo in alternanza due sentimenti, uno all'opposto dell'altro: depressione per sentirmi diverso ed incompreso, euforia per sentirmi superiore agli altri. Ma questo tipo di comportamento mi ha per lungo tempo tenuto lontano dalla comprensione della verità. Ero focalizzato troppo su me stesso e, pur essendo già uno studioso delle sacre scritture, mi sfuggiva il fatto che siamo su questo pianeta non per essere amati ma per amare; ma amare in particolare chi? Proprio i nostri nemici, come infatti comanda la seguente scrittura: 
“Ma a voi che ascoltate, dico: continuate ad amare i vostri nemici, a fare il bene a quelli che vi odiano, a benedire quelli che vi maledicono, a pregare per quelli che vi insultano. (Luca 6:27,28)
Amare i nostri nemici e pregare per loro ha l'effetto immediato di ottenere conforto da parte del Padre, che è proprio la cosa di cui si ha maggiormente bisogno se si è sottoposti ad angherie e insulti. 
Ma il verso 37 aggiunge un ulteriore comando: 
"Inoltre, smettete di giudicare e non sarete affatto giudicati; e smettete di condannare, e non sarete affatto condannati. Continuate ad assolvere e sarete assolti."
Qui entra in gioco l'implacabile legge che qualunque cosa facciamo agli altri, questo verrà fatto anche a noi stessi; è evidente che se stiamo attirando qualcuno nella nostra vita che ci giudica e ci condanna è perché, a qualche livello o in qualche modo, stiamo giudicando e condannando il prossimo.
Inoltre, questo aspetto del giudicare e condannare è ciò a cui dovete prestare maggiore attenzione, perché è un atteggiamento in cui, come perseguitati, potreste facilmente incorrere. E' una sorta di meccanismo di difesa; per "proteggervi" arrivate magari a pensare di essere migliori dei vostri persecutori. Invece dovete pensare a loro con amore perché in realtà "non sanno quello che fanno" (Luca 23:34)

Chissà quante volte Dio ha avuto amore nei vostri confronti nelle vite passate, in cui sicuramente siete stati anche persecutori! Per essere degni del Padre è necessario accettare con serenità il proprio palo di tortura (la propria croce) (Luca 10:38) e continuare a benedire sia i nostri familiari che Dio, il quale ci protegge e ci conforta. 

Concluderò con una faccenda che spesso dimentichiamo: siamo noi a creare la realtà e quindi non ha alcun senso lamentarci per ciò che noi stessi abbiamo scelto di sperimentare.

Enrico D'Errico