Mi accingo a scrivere questo brevissimo articolo dopo
essermi reso conto che ciò che ho pubblicato ieri sulla pagina fb https://www.facebook.com/groups/risveglioroma/
in merito al latte e al formaggio si presta a fraintendimenti e può generare malcomprensione.
in merito al latte e al formaggio si presta a fraintendimenti e può generare malcomprensione.
Come già vi ho detto numerose volte la mia
formazione di base si è sviluppata, per alcuni decenni, nel movimento
macrobiotico. Tutti i miei insegnanti e amici appartenenti a esso si ostinano a
pensare unicamente che
SIAMO CIO’ CHE MANGIAMO.
Ma è importante ricordare
ancora una volta che ogni cosa è sempre vera e falsa al tempo stesso. Se non
ragioniamo secondo questo concetto rischiamo di non comprendere la verità ma di
vedere le cose in modo unidirezionale. Solo elevando il nostro punto di vista possiamo avere una
visione più ampia e corretta di ogni aspetto della vita.
Effettivamente ognuno di noi costruisce costantemente i
propri corpi con ciò che mangia; questo è il processo mediante il quale noi
plasmiamo il veicolo con cui, come anime, ci muoviamo sul piano della
materia.
Ma è il pensiero che governa il processo.
Se io sono Dio, il Creatore - ed è ormai evidente a molti di
noi che è così - quel che penso di me plasma la mia realtà. Quasi nessuno fra i
macrobiotici riesce a valutare le cose secondo questo criterio e continuano a
pensare che masticando centinaia di volte un boccone di riso bollito – cosa che
peraltro non avete idea quanto possa essere davvero rigenerante! – riusciranno
a risolvere ogni loro problema di salute. Ma dal momento che nel loro programma
mentale continuano a esistere pensieri d’indegnità, ricordi di traumi passati
che invadono anche il loro campo emotivo, riescono a evitare la malattia solo
temporaneamente.
Infatti tra coloro che seguono il movimento macrobiotico la
percentuale di individui che muoiono di cancro è più elevata che all’esterno e,
incredibile a dirsi, questo accade soprattutto agli insegnanti.
Enrico D'Errico
egosumanima