9 agosto 2014

Il Fuoco divora le vecchie forme


Nel post dello scorso 27 maggio ho parlato della straordinaria opportunità per il genere umano di abbandonarsi alla speciale energia attualmente in circolazione, in grado di divorare le vecchie forme e renderci idonei a superare questo particolare momento di passaggio. 

Ma una delle difficoltà maggiori in tal senso è la nostra antica ostinazione, ormai cronicizzata, di opporci con tutte le forze disponibili alla corrente generata dall'Evoluzione: il Padre ora sta "affrettando" e chiedendo a gran voce il nostro rientro a Casa. Tutti - o quasi - ci troviamo, secondo la parabola del figliol prodigo, nel porcile, e cioè il luogo idealmente più distante da Dio. (Luca 15:11-23)

Mentre invero non ci siamo mai mossi da Casa, ci siamo identificati a tal punto con il corpo scelto per far esperienza sul piano fisico che abbiamo scordato di aver ideato noi stessi questa "farsa tragicomica". Ognuno è chiuso nella sua storia personale, nelle sue presunte difficoltà, ben avviluppato nel proprio bozzolo letargico.

Ormai neanche ci rendiamo conto che tutti i dolori psico-fisici che proviamo sono generati soltanto dall'attrito provocato dalla resistenza che facciamo alla spinta evolutiva.
Tutti i nodi stanno venendo al pettine: "evviva!"... dovremmo esultare di gioia per il forte calore del fuoco che divora le forme vecchie come i nostri attaccamenti, le convinzioni errate, le convenzioni sociali, religiose e sociali che stanno cadendo una dopo l'altra!

Anche il Pianeta su cui poggiano i nostri piedi si sta sgretolando e sciogliendo molto velocemente: le piogge cadono in misura quasi senza precedenti, i monti crollano, il terreno si sgretola franando ovunque, in particolari modo in Italia.

Cessare di sforzarvi di non svegliarvi; smettete di resistere al Fuoco che tutto divora. Approfittate proprio di questo calore per permettere al ghiaccio dei vostri cuori di sciogliersi, né più né meno di quello dei ghiacciai millenari delle calotte polari.

Se uno sforzo dovete fare sia quello, come guerrieri baldanzosi e impavidi, di cercare "la porta stretta" ed entrarvi ad ogni costo. Luca 13:24 dice infatti di "sforzarsi con vigore", mentre devo dire - mi pare - che la maggioranza di voi ancora cerchi di evitare le fatiche derivanti dall'osservarsi con impegno e costanza; ancora molti cercano la vita comoda, ad esempio indugiando al mattino per alzarsi il più tardi possibile o indulgendo col cibo a tavola, al bar, a casa o al ristorante. Se vi sembra questo il tempo di non combattere e stare con le mani in mano, sappiate che siete decisamente in pericolo.

Ogni giorno si propone per noi una nuova opportunità di partecipare alla Vita vera e non a quella virtuale cui siete abituati; chiedetevi quanta energia sprecate, di fronte ai vostri pc o smartphone, a collezionare gruppi ai quali non avrete mai tempo di partecipare davvero, a disseminare di "mi piace" questo o quel commento trito e ritrito, questa e quella bella foto di tramonti o fatine newage!

Luca prosegue avvertendoci che "molti sono quelli che tenteranno di entrare ma non potranno". Se non ci identifichiamo con chiarezza e determinazione con l'Anima che siamo, se non mettiamo ADESSO al primo posto il Regno, esiste la concreta possibilità che il Padrone di Casa serri l'uscio mentre noi, credendoci nel giusto e continuando a bussare, restiamo al di fuori dal Paradiso, nel nostro "limbo" di illusione e finta gioia. (Luca 13:25)

Enrico D'Errico                                                                    
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