28 gennaio 2015

Il posto da cui tutti veniamo

Molti anni fa ebbi il grande privilegio di partecipare ad un seminario di Jerry Jampolsky.


Avevo da poco letto uno dei suoi libri, "Amare è lasciare andare la paura" ed esso stava fortemente influenzando il mio modo di pensare. Come tutti ero costantemente attanagliato dal dubbio e dalla paura di esistere, di lasciarmi andare. Non riuscivo a vivere nel presente ed ero sempre con la testa nel passato carico di rimorsi, rancori, nostalgia e sensi di colpa o preoccupato per il futuro.

Durante il seminario Jerry e sua moglie Diane parlarono di una loro esperienza molto toccante.
Come terapeuti avevano occasione di incontrare molte persone che si rivolgevano a loro per cercare di trovare sollievo all'angoscia esistenziale.
In quel periodo stavano occupandosi di una coppia che aveva appena avuto un bambino; la sorellina, forse di 3 o 4 anni d'età, chiedeva con insistenza di essere lasciata sola col fratellino. I genitori naturalmente erano perplessi e preoccupati dato che spesso i nuovi arrivati in una famiglia vengono aggrediti in modo pericoloso dagli altri fratelli o sorelle; e così, nonostante le richieste pressanti della bambina, essi tergiversavano e negavano il permesso.

Ma, visto che la bimba non demordeva, e siccome la casa era dotata di un collegamento interfono tra la cucina e la camera dove dormiva il bambino, un giorno decisero di accontentare la figlia, ripromettendosi di intervenire in caso si fossero verificati dei problemi.

Quando finalmente la bambina fu sola col fratellino, lei si avvicinò alla sua culla e disse: "Ricordami come è Dio...Io me lo sto dimenticando!"

Questa è una cosa che mi emoziona ancora molto, anche a distanza di parecchi anni.
Dovremmo davvero riflettere come genitori, come insegnanti ed educatori, a quel che insegniamo ai nostri bambini: essi sono anime bellissime che devono essere lasciate crescere nella loro purezza. Dobbiamo essere consapevoli che sono semmai loro a poterci insegnare qualcosa e non viceversa.
Vi rimando anche alla lettura di un mio vecchio post del 4 agosto 2013: "L'Educastrazione familiare, religiosa e sociale"

Enrico D'Errico
 egosumanima