30 settembre 2014

Costruite il vostro tempio


Baserò questo breve articolo su alcune espressioni dell'apostolo Paolo. 
"L'Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo, come Questi è, Signore del cielo e della terra, non dimora in templi fatti con mani." (Atti 17:24)
Quando scrisse queste parole, Paolo sapeva bene che non era necessario costruire un edificio, un luogo di culto  in cui Dio potesse dimorare e dove recarsi per adorarlo.
Ma se non in templi fatti con mani, dove dimora Dio?

Ogni uomo è il tempio di Dio ed è quello il luogo che dobbiamo predisporre per lui.


Il mio corpo, governato appropriatamente, diventa strumento divino.

Tuttavia Paolo, chiarisce molto bene quanto sia difficile la gestione di questo corpo:
"Poiché so che in me, cioè nella mia carne, non dimora niente di buono; poiché in me è presente la capacità di desiderare, ma la capacità di operare ciò che è eccellente non è [presente]. Poiché il bene che desidero non lo faccio, ma il male che non desidero è ciò che pratico. Se, ora, ciò che non desidero è ciò che faccio, chi lo opera non sono più io, ma il peccato che dimora in me. Trovo dunque nel mio caso questa legge: che quando desidero fare ciò che è giusto, ciò che è male è presente in me. Realmente mi diletto nella legge di Dio secondo l’uomo che sono interiormente,  ma vedo nelle mie membra un’altra legge che combatte contro la legge della mia mente e mi conduce prigioniero alla legge del peccato che è nelle mie membra. Misero uomo che sono! Chi mi libererà dal corpo che subisce questa morte?  Grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!" (Romani cap.7)


Il Padre è il mio proprietario, il proprietario di questo corpo che come anima utilizzo. Nella misura in cui lavorando su di me e pregando io incarno sempre meglio le caratteristiche di Dio, egli stesso dimora in me ed io in lui.
Infatti Paolo afferma:
"Non sono più io a vivere, ma è Cristo che vive unito a me." (Galati 2:20)

Nell'ultimo ciclo storico che abbiamo vissuto, ancora una volta abbiamo avuto l'illusione che Dio esistesse al di fuori di noi; e per questo ci siamo costruiti totem, statue, immagini, chiese e cattedrali dove recarci ad adorarlo. Ora, molte persone sulla terra scoprono pian piano che Dio vive in loro, che vede attraverso i loro occhi e ode mediante le loro orecchie. Non si tratta di teologi o di eruditi studiosi dei testi sacri; l'apertura del cuore ha ben poco a che fare con acquisizioni intellettuali. 

Persone di ogni ceto e cultura, di ogni età e provenienza stanno iniziando a percepire un senso di protezione, di benessere, di prosperità e gratitudine.
Sentono che non gli manca nulla perché Dio ha aperto la sua mano e ha saziato ogni loro bisogno.

Ecco finalmente l'avvento del Regno, questo sentirsi a Casa, questo comprendere di non essercene mai allontanati.

Ecco chi è Dio: sono io.

Enrico D'Errico

 egosumanima