20 marzo 2020

IL GIORNO DELL’IRA DELLA TERRA



“Non mi svegliate, ve ne prego, ma lasciate che io dorma questo sonno…” recitano i versi di una canzone molto nota negli anni “70: questo è quel che sperano tanto le persone che dormono il sonno della coscienza. Ma il sonno della coscienza genera mostri e mostruosità; la terra, il nostro saggio e bellissimo pianeta, è giunto alla fine di un ciclo in cui ha tollerato per lungo tempo ogni genere di soprusi, violenze, criminalità, guerre tra gli uomini e sfruttamento e abusi nei confronti dell’ecosistema. Come ho detto in un articolo precedente attualmente vengono messe in atto strategie per eliminare coloro che non si prendono cura della Terra; so che non siete abituati a parole così crude e dirette ma sarà meglio che vi diate una scrollatina per uscire dal sonno.
Ecco altre informazioni per voi.

Terremoti ed epidemie
Esistono statistiche dettagliate le quali dimostrano che cataclismi come terremoti, eruzioni o maremoti, sono aumentate grandemente a partire dagli inizi del secolo scorso e che questi eventi sono stati molto più numerosi negli scorsi 150 anni che nel resto della storia documentata.
Ad esempio, in un periodo di 1.059 anni (dall’856 al 1914) fonti attendibili elencano solo 24 grandi terremoti, con 1 milione 973.000 morti. Ma confrontando queste cifre con un’altra lista parziale, troviamo che 1 milione 600.000 persone morirono in soli 63 anni, in 43 terremoti, verificatisi dal 1915 al 1978”.

I Cavalieri dell’Apocalisse
Le epidemie che si stanno verificando nei nostri giorni a livello mondiale dimostrano chiaramente che la profezia riguardo al cavaliere sul cavallo pallido si sta adempiendo. I quattro cavalieri possono sembrare misteriosi e terrificanti, ma non è necessariamente così. La Bibbia e gli avvenimenti della storia moderna ci aiutano a identificare con chiarezza che la loro corsa indica che la terra sarebbe stata colpita da calamità ma che questa può anche significare una buona notizia per coloro che stanno aprendo il loro cuore e si stanno destando dal sonno della coscienza.
Quando è iniziata la cavalcata di questi cavalieri? È da notare che il primo cavaliere, Gesù, inizia la sua corsa quando riceve una corona (Rivelazione 6:2). Quando è stato incoronato Gesù come Re in cielo? Non quando è tornato in cielo dopo la sua morte. La Bibbia spiega che Gesù avrebbe dovuto aspettare per un periodo (Ebrei 10:12, 13). Gesù spiegò ai suoi discepoli come capire che il periodo d’attesa era finito e che lui aveva iniziato a regnare in cielo: le condizioni del mondo sarebbero decisamente peggiorate. Ci sarebbero state guerre, carestie e pestilenze (Matteo 24:3, 7; Luca 21:10, 11). Subito dopo la prima guerra mondiale scoppiata nel 1914, divenne evidente che per l’umanità era iniziato quel periodo turbolento che la Bibbia chiama “ultimi giorni” (2 Timoteo 3:1-5).

IL CAVALIERE DEL CAVALLO ROSSO
“Uscì un altro cavallo, color fuoco; e a colui che vi sedeva sopra fu concesso di togliere la pace dalla terra affinché si scannassero gli uni gli altri; e gli fu data una grande spada” (Rivelazione 6:4).
Questo cavaliere rappresenta la guerra. Come viene detto, toglie la pace non solo da alcune nazioni, ma dall’intera terra. Nel 1914, per la prima volta nella storia, scoppiò una guerra mondiale, seguita poi da una seconda guerra mondiale ancora più distruttiva. Si stima che il numero totale delle vittime di guerre e conflitti armati dal 1914 superi i 100 milioni. 
Fino a che punto la guerra caratterizza i nostri giorni? Per la prima volta nella storia, l’umanità sembra essere in grado di sterminare la vita umana. Neanche le cosiddette organizzazioni per la pace, come le Nazioni Unite, sono state capaci di fermare la corsa del cavallo rosso.

IL CAVALIERE DEL CAVALLO NERO
“Vidi, ed ecco, un cavallo nero; e colui che vi sedeva sopra aveva in mano una bilancia. E udii una voce come in mezzo alle quattro creature viventi dire: ‘Una chenice di grano per un denaro, e tre chenici di orzo per un denaro; e non danneggiare l’olio e il vino’” (Rivelazione 6:5, 6).
Questo cavaliere rappresenta la carestia. Qui leggiamo che il cibo sarebbe stato così scarso che una chenice (1,08 litri) di grano sarebbe costata un denaro, ovvero il salario di un’intera giornata nel I secolo (Matteo 20:2). Per lo stesso prezzo si sarebbero potute comprare tre chenici (3,24 litri) di orzo, un cereale considerato inferiore al grano. Come avrebbe potuto una famiglia numerosa sfamarsi con così poco? Le persone vengono quindi esortate a essere parsimoniose nell’usare persino i generi alimentari di prima necessità, ben rappresentati dall’olio di oliva e dal vino, che in quell’epoca erano alimenti base.
Ci sono prove che dal 1914 il cavaliere del cavallo nero è al galoppo? Sì. Durante il XX secolo, circa 70 milioni di persone sono morte a causa di carestie. Secondo un rapporto, “dal 2012 al 2014, 805 milioni di persone nel mondo, circa una su nove, erano cronicamente denutrite”. Un altro rapporto afferma che “la fame miete ogni anno molte più vittime di AIDS, malaria e tubercolosi messe insieme”. Nonostante i molti sforzi sinceri fatti per combattere la fame, il cavaliere del cavallo nero continua la sua corsa.

IL CAVALIERE DEL CAVALLO PALLIDO
“Vidi, ed ecco, un cavallo pallido; e colui che vi sedeva sopra aveva nome la Morte. E l’Ades lo seguiva da vicino. E fu data loro autorità sulla quarta parte della terra, per uccidere con una lunga spada e con la penuria di viveri e con una piaga mortale e mediante le bestie selvagge della terra” (Rivelazione 6:8).
Il quarto cavaliere rappresenta la morte causata da epidemie e altro. Subito dopo il 1914, l’influenza spagnola ha ucciso decine di milioni di persone. È possibile che le persone contagiate siano state circa 500 milioni, più o meno un terzo della popolazione mondiale di quell’epoca.
L’influenza spagnola comunque fu soltanto l’inizio. Gli esperti stimano che durante il XX secolo siano morte centinaia di milioni di persone a causa del vaiolo. Nonostante ricerche mediche mirate, ancora oggi AIDS, tubercolosi e malaria tolgono la vita a milioni di persone.
 Guerra, fame o malattie producono lo stesso risultato: la morte. L’Ades miete vittime inesorabilmente, senza offrire nessuna speranza.

Ma dobbiamo rassegnarci a questa desolazione? Scopriamo cosa promette la Bibbia.
Al posto della guerra, regnerà la pace. Dio “fa cessare le guerre fino all’estremità della terra. Frantuma l’arco e taglia a pezzi la lancia” (Salmo 46:9). Le persone che amano la pace “proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace” (Salmo 37:11).
Al posto della carestia, ci sarà cibo in gran quantità. “Ci sarà abbondanza di grano sulla terra; in cima ai monti ci sarà sovrabbondanza” (Salmo 72:16).

Dice la scrittura di 1 Giovanni 2:17: “Inoltre il mondo passa, come pure i suoi desideri, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre.” Il Salmo 37:29 lo conferma con queste parole: “I giusti stessi possederanno la terra, e risiederanno su di essa per sempre”.
“Cercate Dio, voi tutti mansueti della terra. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova” (Sofonia 2:3)

In questi tempi di pandemia tutti auspicano il ritorno alla normalità….ma io dico: “No, per carità!”
Normalità è tutto quel che dobbiamo smettere di fare come genere umano, normalità è incoscienza e nefandezze di ogni genere!
Ci stiamo avvicinando a grandi passi ad una nuova età dell’oro; il nostro compito è coltivare la realizzazione di essa nel nostro cuore abbandonando la meccanicità e insegnando il lavoro su di sé a chi ci circonda; così possiamo essere protetti nel giorno dell’ira di Dio e della sua creatura, la terra.