L'impermeabilità, l'indifferenza e il disinteresse della gente raggiungono livelli impressionanti; a volte quando, animato dallo zelo per la verità, parlo con le persone, mi accorgo che odono il suono delle parole ma non riescono proprio ad ascoltare, a comprenderne il significato; è come se le frasi che pronuncio scivolassero via, rimbalzando sui loro corpi refrattari al messaggio infuocato del mio cuore.
A Roma si sente spesso pronunciare una frase che suona più o meno così: "Tu mi rimbalzi", che significa "non mi importa niente di te e nemmeno di quel che dici".
Sembra incredibile ma già 2500 anni fa il Profeta Isaia, nel suo libro contenuto nell'Antico Testamento, riporta ciò che Dio disse di loro:
"...Udite più volte, ma non capite; e vedete più volte ma non ottenete alcuna conoscenza." (Isaia 6:9, 10)
Riferendosi al libro di Isaia, Luca, in Atti capitolo 28, versetti 26 e 27, disse:
"Udendo, voi udrete ma non capirete affatto; e, guardando, guarderete ma non vedrete affatto. Poiché il cuore di questi popolo è divenuto ottuso, e con gli orecchi hanno udito con indifferenza, e hanno chiuso gli occhi; affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non capiscano col cuore e non si convertano e io non li sani".
Anche da questi versi si comprende con estrema chiarezza che se il cuore non è aperto, se è ottuso, non si possono avere orecchi per sentire e occhi per vedere, non è possibile convertirsi ed essere sanati dal Padre. L'attaccamento agli schemi mentali, alle proprie opinioni, le tradizioni, le convenzioni sociali e le aspettative, impediscono alle persone di provare interesse per qualsiasi genere di novità; accadeva ai tempi di Noè, accadeva ai tempi del profeta Isaia, continuava a succedere al tempo di Gesù. E non c'è da stupirsi che questo accada ancora oggi dopo oltre 2000 anni dal bellissimo episodio narrato nel vangelo di Giovanni al capitolo 6, i versi da 66 a 69:
"Per questo molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose lasciate dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: 'Non ve ne volete andare anche voi, vero?' Simon Pietro gli rispose: 'Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna; e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio' ".
"... tornare alle cose lasciate dietro..." Già, esistono infatti persone che persino dopo aver conosciuto la verità, ritornano indietro, al "comodo" sonno della coscienza:
"Certo, se dopo essere sfuggiti alle contaminazioni del mondo mediante l'accurata conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, sono di nuovo coinvolti in queste cose e ne sono sopraffatti, le loro condizioni finali sono divenute peggiori delle prime. Poiché sarebbe stato meglio per loro non aver accuratamente conosciuto il sentiero della giustizia che, dopo averlo accuratamente conosciuto, allontanarsi dal santo comandamento loro trasmesso. E' accaduto loro il detto del verace proverbio: 'Il cane è tornato al proprio vomito e la scrofa lavata a rivoltolarsi nel fango' ". (2° Pietro 2:20-22
Questo passo biblico mi rammenta lo straordinario episodio del film Matrix in cui Cypher, il traditore, seduto al tavolo di un ristorante sta patteggiando i termini del suo accordo con l'agente Smith. Sottratto al mondo virtuale di Matrix, Cypher era tra i pochi uomini che aveva avuto il privilegio di essere salvato e risvegliato; eppure non era soddisfatto e in fondo rimpiangeva il tempo in cui non era cosciente ma era "libero" di fare quel che gli piaceva. (Guarda il breve video "L'ignoranza è un bene")
Ah, lo so, lungo la strada del risveglio, così faticosa e impegnativa, molte volte viene voglia di lasciarsi andare e smettere di sforzarsi; l'ego ti spinge a rimpiangere le cose lasciate, facendotele vedere come importanti e numerose rispetto all'apparente pochezza che hai ora.
Credo che un valido aiuto per tutti coloro che sentono vacillare la fede sia riprendere a sforzarsi di osservare i pensieri e le emozioni, riconducendo i corpi sotto la propria guida. E non lasciate mai passare una giornata senza esservi cibati con letture nutrienti ed edificanti come questa:
Credo che un valido aiuto per tutti coloro che sentono vacillare la fede sia riprendere a sforzarsi di osservare i pensieri e le emozioni, riconducendo i corpi sotto la propria guida. E non lasciate mai passare una giornata senza esservi cibati con letture nutrienti ed edificanti come questa:
"Quindi vi supplico per le compassioni di Dio, fratelli, di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare. E cessate di conformarvi a questo sistema di cose, ma siate trasformati rinnovando la vostra mente, per provare a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio. Poiché per l'immeritata benignità datami, dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo di avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuito. Poiché come in un solo corpo abbiamo molte membra, ma le membra non hanno tutte la stessa funzione, così noi, benché molti, siamo un solo corpo, uniti a Cristo, ma membri appartenenti individualmente gli uni gli altri. Siccome abbiamo dunque doni diversi secondo l'immeritata benignità dataci, se profezia, profetizziamo secondo la fede impartitaci; se ministero, dedichiamoci a questo ministero; chi insegna, si dedichi al suo insegnamento; chi esorta si dedichi alla sua esortazione; chi distribuisce lo faccia con liberalità; chi presiede lo faccia con reale premura; chi mostra misericordia lo faccia con allegrezza.Il vostro amore sia senza ipocrisia. Aborrite ciò che è malvagio, aderite a ciò che è buono. Con amore fraterno abbiate tenero affetto gli uni per gli altri. Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi. Non siate indolenti nelle vostre faccende. Siate ferventi nello spirito. Siate schiavi di Dio." (Romani 12:1-11)
Molti prima di te hanno parlato a persone incredule e refrattarie a ciò che dicevano in merito alla verità.
Conosci l'episodio di Paolo narrato nel libro di Atti al capitolo 17? Leggilo adesso, è molto interessante.
Paolo si trovava ad Atene, città definita al verso 16 come "piena di idoli". Anche tu hai a che fare ogni giorno con persone che adorano molti idoli: la loro posizione sociale, la loro casa, l'auto, la loro squadra di calcio, le loro opinioni. E' evidente che anche tu, se parli loro testimoniando ciò che hai nel cuore sarai scambiato per "un chiacchierone che proclama divinità straniere" (verso 18). Aspettati che, dopo averti ascoltato con sufficienza, ti liquidino dicendo "Su ciò ti udremo un'altra volta".
Vivete ogni giorno come se fosse l'unico a disposizione per portare a termine la vostra missione.
Avete un compito da perseguire: contaminare il pianeta. Diffondete il virus della consapevolezza, distribuite su terreno fertile i piccoli semi di risveglio in vostro possesso! Incendiate il suolo della terra col vostro fuoco interiore! Annegate la mediocrità nella bellezza!
Enrico D'Errico
Conosci l'episodio di Paolo narrato nel libro di Atti al capitolo 17? Leggilo adesso, è molto interessante.
Paolo si trovava ad Atene, città definita al verso 16 come "piena di idoli". Anche tu hai a che fare ogni giorno con persone che adorano molti idoli: la loro posizione sociale, la loro casa, l'auto, la loro squadra di calcio, le loro opinioni. E' evidente che anche tu, se parli loro testimoniando ciò che hai nel cuore sarai scambiato per "un chiacchierone che proclama divinità straniere" (verso 18). Aspettati che, dopo averti ascoltato con sufficienza, ti liquidino dicendo "Su ciò ti udremo un'altra volta".
Non lasciatevi scoraggiare e presentate i vostri corpi in sacrificio vivente.
Vivete ogni giorno come se fosse l'unico a disposizione per portare a termine la vostra missione.
Avete un compito da perseguire: contaminare il pianeta. Diffondete il virus della consapevolezza, distribuite su terreno fertile i piccoli semi di risveglio in vostro possesso! Incendiate il suolo della terra col vostro fuoco interiore! Annegate la mediocrità nella bellezza!
Il tempo è giunto.
Enrico D'Errico

