In questo momento
evolutivo molti di noi stanno accrescendo velocemente la propria capacità di
gestire i corpi e di metterli al servizio di chi li ha creati. Canalizzare Luce
è un privilegio meraviglioso e ci stiamo accorgendo di come i corpi reagiscano
a tale nuovo afflusso di energia. Essi sono uno strumento meraviglioso che
abbiamo creato sul piano fisico al fine di fare esperienza di noi e capire chi
siamo attraverso ciò che non siamo.
Credo che sia necessario
che ognuno rivaluti la propria considerazione dei corpi perché mi pare evidente
che su di loro siano stati diffusi giudizi e opinioni fuorvianti.
Il mio corpo mentale è meraviglioso e non è
solo una stupida entità che mente sempre in tutte le circostanze; la sua
intelligenza è ammirevole e il suo comportamento varierà di molto a seconda del
modo in cui viene da noi considerato.
Non sarà che siamo noi
stessi, affidandogli compiti che non gli competono, ad aver reso il suo lavoro troppo
gravoso?
Esso ama essere al nostro servizio ma ha bisogno di sentire che
siamo padroni impregnati delle due qualità fondamentali che disciplinano il
buon andamento della Vita: la Volontà e l’Amore.
Quando veramente, e non
per finta, avremo costruito la nostra Vita su questi due pilastri, quando smetteremo
di identificarci con la mente, quando smetteremo di addossarle tutte le colpe,
essa potrà finalmente svolgere con scioltezza i compiti assegnati, in modo
impeccabile.
La mente m’informa
costantemente sulla distanza che esiste tra me e le cose, affinché non debba
continuamente scontrarmi in modo maldestro con esse; è la mente che, quando
sono in attesa dell’Intercity per Napoli, mi impedisce di oltrepassare il
limite della banchina e cadere sui binari del treno.
La mia mente svolge bene i
suoi compiti e, come non posso pretendere di utilizzarla per spiegare le Leggi
su cui poggia l’universo, non posso pretendere che si abitui prontamente alle
consistenti novità che il flusso di Luce ed Energia porta sulla terra attualmente.
La mente ha paura.
Per millenni e millenni,
vita dopo vita, abbiamo utilizzato questo strumento evolutivo che ci siamo
costruiti poco a poco; ogni volta lo abbiamo alimentato con pensieri di un
certo tipo……e ora improvvisamente pretenderemmo che si adegui in un attimo ai
nostri cambiamenti! Ovviamente lei reagisce, reagisce perché non conosce altro
modo di comportarsi. Noi ci sentiamo sempre più impregnati di luce salvifica,
ma essa non sa cosa siano la Vita e la Salvezza e quindi reagisce secondo la
modalità che le compete: la sopravvivenza.
Le Verità che sentiamo emergere
con forza in noi rappresentano un pericolo e quindi essa mette in atto tutta una
serie di strategie per salvaguardarci; lei ha paura della Luce: ci invia pensieri che ci impediscano, dal suo punto di vista, di cacciarci ancora una volta nei
guai; edifica costantemente dei veli che ci proteggano dalla luce e ci separino dalla conoscenza della Verità.
Enrico D'Errico
Moriturus te salutat
